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Gli Studenti tornano in piazza il 28 ottobre
Gli Studenti tornano in piazza il 28 ottobre

L'UDU incontra Camilla Vallejo e Giorgio Jackson all'incontro organizzato dall'UNEF

 In questi minuti il Coordinatore Nazionale dell'Unione degli Universitari, Michele Orezzi, è a Parigi per parlare di rappresentanza e mobilitazione studentesca insieme ai leader di tutti i Sindacati Studenteschi europei e agli attori principali della mobilitazione studentesca cilena degli ultimi mesi: Camilla Vallejos e Giorgio Jackson.

Dall'iniziativa organizzata dall'Unef, il Sindacato degli Studenti francesi, Orezzi ha denunciato con forza il piano scientifico del Governo che vuole bloccare il futuro degli studenti italiani: una riforma del diritto allo studio con il solo fine di togliere i finanziamenti a migliaia di studenti che da Costituzione ne avrebbero diritto.

E' infatti stato elaborato un primo testo con cui il Ministro Gelmini vuole riformare completamente il diritto allo studio. La riforma, fatta ovviamente per decreto e senza una vera discussione parlamentare, vuole capovolgere il ragionamento per cui è necessario adeguare i finanziamenti al numero di studenti che ad oggi hanno diritto ad una borsa di studio, puntando a ridurre il numero degli studenti idonei.

In altre parole, si passa dal taglio dei finanziamenti direttamente al taglio degli studenti. Per ottenere una borsa di studio i requisiti richiesti verranno aumentati innalzando da 5 fino a 25 i crediti formativi richiesti. Nessun piano di investimento in mense e alloggi, vengono colpiti gli studenti con genitori separati e gli studenti che hanno un lavoro e vivono in una propria abitazione - ma poi si continuano a chiamare "bamboccioni" i giovani che non escono di casa - e soprattutto  nessun tipo di copertura economica.

Parlando di cifre, dalle prime stime provenienti da più fonti si calcola che tra il 20% e il 50% di chi attualmente ha i requisiti per ottenere la borsa di studio, con il nuovo sistema perderebbe direttamente l'idoneità.

Orezzi da Parigi rilancia: ' Non e' altro che l'ulteriore becero tentativo di porre degli enormi blocchi sociali come ostacolo verso la formazione universitaria. Tentativo fatto da un Governo impegnato solo a contarsi in parlamento e da un ministro perso nei tunnel fantasma. Chissà che di ritorno da Parigi non la incontri a Ginevra alla ricerca dell'ingresso del tunnel per il Gran Sasso".

E insieme agli altri leader rilancia un grande movimento internazionale 'non violento' per mettere i problemi del mondo dell'istruzione e delle priorita' della nostra generazione al centro dell'agenda politica nazionale e non.

Nell'ambito di un percorso comune verso il 17 novembre, giornata internazionale del Diritto allo Studio, l'Unione degli Universitari lancia la prima mobilitazione studentesca per far venire a galla i problemi come risposta anche alla piazza di sabato. "Ce lo chiedono le migliaia di persone che hanno isolato e subito condannato gli incresciosi atti di violenza della piazza di sabato" commenta Orezzi.

L'appuntamento e' per venerdì 28 ottobre sotto al Ministero della Pubblica Istruzione a Trastevere per le ore 14 , appuntamento rilanciato subito dalla rete degli studenti medi. 

La riforma entrerà infatti in vigore dal prossimo anno colpendo principalmente le matricole e gli studenti che, frequentando la scuola oggi, vorrebbero accedere all'università domani, cosa che diventa sempre più difficile.

Ogni dettaglio su riforma e mobilitazione su www.sosdirittoallostudio.it

Dalla rete di Articolo 21