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di Elisabetta Viozzi
Il 27 gennaio 1945 i soldati sovietici entravano ad Auschwitz. Aprirono non solo i cancelli del campo di sterminio, ma anche gli occhi del mondo all’orrore. In occasione della giornata della memoria il capo dello stato Giorgio Napolitano ha esortato a tenere alta la guardia contro ogni forma di demonizzazione del diverso e dello straniero: “Perché, ha detto il presidente della repubblica “Dobbiamo sapere che il primo seme avvelenato, il primo germe distruttivo è quello dell'intolleranza. “ Parole, purtroppo, assai necessarie : secondo uno studio del Centro di documentazione ebraica, in Italia i siti negazionisti e neonazisti sono raddoppiati dal 2007 ad oggi. Per non parlare delle scritte antisemite comparse ieri sui muri di Roma.
Oggi viene da pensare che siamo fortunati a poter ascoltare ancora le parole dei sopravvissuti, che, come una missione, rivivono il loro dolore per non farci dimenticare di cosa può essere capace l’uomo.
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