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Silvio alla sbarra. Alcuni Tg se ne occupano, altri se ne preoccupano
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di Osservatorio Tg

Silvio alla sbarra. Alcuni Tg se ne occupano, altri se ne preoccupano
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  • I TITOLI DEI TG DI MARTEDI' 15 FEBBRAIO 2011- Apertura d'obbligo per quasi tutti i telegiornali serali. La notizia del rinvio a giudizio del Presidente del Consiglio è stata al centro per tutte le testate Rai, Mediaset e La7. Unica eccezione il Tg4 di Emilio Fede, che la relega al centro dei titoli e ne parla solo verso la fine del suo notiziario. Ma questo lo approfondiremo più avanti. Dicevamo che tutti hanno dedicato l'apertura al fatto del giorno e c'è da notare che comunque tutti hanno trattato in modo abbastanza corretto sia la notizia, che i commenti dei principali leader politici.

    L'unica leggera differenza, ma è comprensibile, l'hanno fatta Studio Aperto e Tg5, con un servizio in cui sono stati ripercorsi tutti i processi subiti da Berlusconi e le perquisizioni alle sue aziende ed ai suoi collaboratori, concludendo che comunque il Premier, fino ad ora, ne è uscito sempre assolto. Nei servizi si è omesso però di dire che diversi processi si sono chiusi per prescrizione.

    Enrico Mentana invece ha dedicato al caso quasi tutto il suo telegiornale. In nessun Tg, però, si è cercato di far capire ai telespettatori cosa potrà succedere dal punto di vista procedurale da ora fino al giorno in cui si celebrerà la prima udienza. Per approfondire l'argomento abbiamo intervistato, nello spazio commento, il penalista Carlo Federico Grosso, docente di diritto penale all'Università di Torino.

    Per le altre notizie, il caso delle gemelle scomparse è in evidenza in titoli e servizi dei Tg Mediaset, mentre tutti parlano degli scontri in Iran e dei profughi tunisini, con Tg1 e Tg3 che si distinguono per due servizi in cui descrivono, con immagini riprese da cellulari, i viaggi della speranza. Il Tg1, inoltre, ci racconta che forse è stato svelato il mistero del secolo: trovata la segretissima ricetta della coca cola.

    Una parola infine non possiamo non dedicarla al direttore Emilio Fede ed al suo telegiornale. Lasciatecelo dire, questa sera ha suscitato in noi un sentimento di tenerezza. La notizia del rinvio a giudizio del Presidente del Consiglio era pesante, difficile da nascondere, ma "l'amico" Emilio ci ha provato in tutti i modi. Ha iniziato con la notizia dei profughi tunisini per passare subito dopo al caso di Erika e Omar, quindi si collega con l'immancabile metereologo per poi tornare a parlare di nuovo di Erika e Omar.

    Ancora profughi tunisini e finalmente arriva a Silvio Berlusconi, ma non per parlare del processo, bensì del fatto che è impegnato per portare avanti il programma di governo e le riforme. Passa alle notizie su Fiat e Presidente della Repubblica e finalmente arriva al caso del giorno. Tuttavia a parlarne è un parlamentare del Pdl in collegamento telefonico, l'amico Emilio si limita solo ad ascoltare ed al termine del collegamento riprende il suo cavallo di battaglia: la "necessaria" legge sulle intercettazioni. Anche il giorno dopo San Valentino e nonostante le vicende giudiziarie ne abbiano minato le fondamenta, l'amore di Emilio per Silvio trionfa sempre


    Il Commento del Prof. Carlo Federico Grosso, avvocato penalista
    (intervista di Mariella Magazù)
     
    Cosa accadrà da qui al sei aprile- giorno della prima udienza - e quali saranno in passaggi tecnico- giuridici che gli avvocati della difesa potranno mettere in campo?
    "Da qui al 6 aprile poco o nulla. Oppure è possibile che il governo o il parlamento sollevino un conflitto di attribuzione davanti la Corte Costituzionale, adducendo che l'autorità giudiziaria come del resto ha già votato la maggioranza parlamentare non sarebbe competente, ma sarebbe competente il tribunale dei ministri. Però se venisse sollevato un conflitto di attribuzione, esso non avrebbe l'efficacia di sospendere il processo. Quindi il 6 aprile il processo teoricamente dovrebbe essere chiamato".

    Quindi il presidente del consiglio il 6 aprile dovrà presentarsi davanti al collegio giudicante?
    "A questo punto la fase processuale diventa una fase assolutamente ordinaria. Il presidente del consiglio avrà diritto a scegliere il rito: cioè essere giudicato con rito ordinario oppure scegliere rito alternativo. Il presidente del consiglio come ogni cittadino ha diritto ad essere presente al processo. Se non sarà presente il processo andrà avanti lo stesso con la sua declamatoria di contumacia e dovrà essere depositato dai suoi difensori un documento che attesti il legittimo impedimento".

    E il legittimo impedimento potrebbe trovare espressione anche in questa situazione specifica?
    "Evidentemente il legittimo impedimento, vale per il premier come per ogni cittadino, dopo che la Corte Costituzionale ha dichiarato illegittima la norma speciale sul legittimo impedimento. Quella legge aveva riconosciuto al premier il potere di autocertificarsi con efficacia vincolante l'impedimento. E di fronte all'impedimento autocertificato da palazzo Chigi, il giudice non poteva in nessun modo valutare. Tutto questo meccanismo automatico è stato dichiarato illegittimo in quanto violava il principio di uguaglianza. E allora oggi il premier dovrà di volta in volta depositarlo".

    La difesa ha trenta giorni di tempo per presentare un'eventuale istanza per rito alternativo e quindi avere anche una riduzione di un terzo della pena, ma ottenere anche, un processo a porte chiuse e non un pubblico dibattimento. Secondo lei si penserà a questa possibilità?
    "Il rito alternativo allo stato degli atti abbrevierebbe ulteriormente il processo. Comunque sarà una valutazione squisitamente tecnica della difesa, io posso dire che in astratto la strada è percorribile. La difesa di Berlusconi, potrà sollevare la questione in sede preliminare circa la competenza. Verosimilmente sosterrà che il tribunale non è competente per la concussione, perché per quel reato è competente il tribunale dei ministri, in quanto il reato sarebbe stato commesso nel pieno delle sue funzioni; Berlusconi che credeva che Ruby fosse effettivamente la nipote di Mubarak e stava svolgendo un'importante iniziativa di carattere diplomatico. Dopodiché è chiaro, se la concussione dovesse essere attribuita alla competenza del tribunale dei ministri, è possibile che chiederanno che l'altro reato contestato, la prostituzione minorile, venga assegnato alla competenza del tribunale di Monza,  staccato dal reato più grave di concussione".

    Un strada tortuosa comunque?
    "Assolutamente tortuosa, questo indubbiamente. Sa, io di solito, ho accettato soltanto assistiti-clienti che accettano onestamente le regole del gioco processuale. Ad un mio cliente non consiglierei mai, vediamo di impedire il processo".


    Dati Auditel lunedì 14 febbraio

    Tg1 - ore 13:30 4.352.000 24,25% ore 20:00 6.358.000 24,68%.
    Tg2 - ore 13:00 3.139.000 19,09% ore 20:30 2.555.000 9,14%.
    Tg3 - ore 19:00 2.737.000 14,23%.
    Tg5 - ore 13:00 3.971.000 23,77% ore 20:00 5.480.000 21,30%.
    Studio Aperto - ore 12:25 2.683.000 19,72% ore 18:30 1.368.000 8,64%.
    Tg4 - ore 19:00 1.260.000 6,49%.
    Tg La7 - ore 13:30 859.000 4,79% ore 20:00 2.599.000 10,06%.

    FONTE: www. tvblog.it


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