Clicca qui per il nuovo sito di Articolo 21 »
Ricerca con Google
Web articolo21.info
 
 
Articolo 21 - Editoriali
CARI GIORNALISTI, TIRIAMO FUORI LE UNGHIE, SE ANCORA LE ABBIAMO...
Condividi su Facebook Condividi su OKNOtizie Condividi su Del.icio.us.

di Maurizio Blasi *

La manifestazione nazionale indetta dalla FNSI, il sindacato dei giornalisti, arriva appena in tempo.  
E’ servito il manganello mediatico su Dino Boffo, o quello che si sta abbattendo sul presidente della Camera Fini, per rendere definitivamente evidente a tutti  un virus da anni in circolazione: una concentrazione di tv, stampa, pubblicità, produzione e distribuzione cinematografica usata scientificamente al più alto livello di violenza per bastonare non solo gli oppositori politici, ma chiunque non si conformi al grumo di potere berlusconiano. 
In questa cornice, per troppo tempo il sindacato si è occupato della libertà di stampa solo con comunicati, mentre l’olio di ricino mediatico cominciava a dispiegare i suoi effetti; per troppo tempo ha considerato l’orrida legislazione vigente sulla pubblicità televisiva come un tema su cui glissare, l’antitrust come un argomento da tenere sullo sfondo. 
Ora quindi gli effetti della manifestazione del 19 non devono limitarsi alla soddisfazione effimera per un successo facilmente prevedibile. Bisogna fare in modo che restino almeno due segni:

1 - Un ripensamento delle forme della rappresentanza dei giornalisti italiani. Bisogna  superare la vecchia geografia delle componenti interne ancora fondata sui confini del secolo scorso. Questa geografia interna non è più capace  di rappresentare il dibattito sociale e civile nel paese e tra i giornalisti italiani, e sta declinando verso un confronto dove gli organigrammi rischieranno di prevalere sui contenuti.
Un declino lampante nelle stanze dell’ordine dei giornalisti, che infatti appare estraneo all’impegno di questi giorni, tutto preso dall’imminente rinnovo delle cariche. Un rischio presente anche nel sindacato, che comunque indicendo la manifestazione del 19 almeno un bel segno di vitalità lo ha dato.  Voglio ricordare per inciso che contro il DdL sulle intercettazioni il Consiglio Nazionale della FNSI ha indetto lo sciopero; se quel DdL andrà avanti, quello scioperò andrà fatto senza esitazioni. 

2 - Un soggetto sociale stabile che vada oltre i giornalisti: un “tavolo dell’opinione  libera” che tenga a galla il tema, al centro dell’attenzione di chi (a destra e a sinistra) non si rassegna allo stato di cose esistente; un soggetto che  effettui un monitoraggio costante sullo stato dell’informazione in Italia. 
Penso a uno stabile lavoro comune di giornalisti e non, che intervenga non solo sulle libertà fondamentali, mai minacciate come oggi, ma anche sui temi immediatamente retrostanti. Penso a concentrazione della pubblicità; antitrust; accesso gratuito alla rete;  declino del servizio pubblico radiotelevisivo. Penso alla modifica della legge professionale (che fine ha fatto l’ottimo DdL dell’on. Siliquini (An) che nella scorsa legislatura fu stoppato a un passo dalla approvazione ?); una modifica di legge che tra l’altro servirebbe anche a dare una risposta presentabile alla domanda sempre ripetuta da  tanti giovani e spesso evasa da tanti altri: “come si fa a diventare giornalisti” ?  


* consigliere nazionale della FNSI.

Letto 438 volte
Dalla rete di Articolo 21