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Articolo 21 - Editoriali
Par condicio: la proposta del Pdl
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di Alessandra Chini*

Via libera agli spot elettorali a pagamento; spazi tv distribuiti in base al ‘peso’ delle forze politiche; possibilità per i candidati alle elezioni nazionali di partecipare a tutti i programmi, compresi quelli di intrattenimento, anche nei trenta giorni antecedenti le elezioni. E’ la ‘nuova’ par condicio targata Pdl e racchiusa in una proposta di legge a prima firma Ignazio Abrignani presentata il 14 ottobre scorso a Montecitorio e pubblicata oggi. Ecco, in sintesi, alcuni dei punti salienti della proposta.

SPAZI RADIO E TV IN BASE AL ‘PESO’ IN PARLAMENTO - La prima novità riguarda il fatto che gli spazi tv e radiofonici in campagna elettorale non saranno più distribuiti in base al criterio della ‘par condicio’ (la parità di condizioni di accesso, appunto), ma su quello della proporzionalità della rappresentanza parlamentare. In buona sostanza sarà il peso di un partito (in base al numero di deputati e senatori) il criterio in base al quale verrà distribuito lo spazio radio o tv a sua disposizione. Un criterio che vale fino alla presentazione delle candidature.

DIRITTO DI TRIBUNA PARI AL 10% - In seguito, e fino alla data di chiusura della campagna elettorale, gli spazi sono invece ripartiti per il 10% secondo il principio della pari opportunità tra le liste in competizione che hanno presentato candidature in collegi o circoscrizioni che interessano almeno un quarto degli elettori chiamati al voto.

SPOT ELETTORALI A PAGAMENTO - Fermi restando i messaggi autogestiti gratuiti la proposta di legge apre alla possibilità di spot a pagamento. Dalla data di presentazione delle candidature elettorali, però, solo il 10% dei messaggi di comunicazione politica radio e tv non in contradditorio resta gratis. Il restante 90% riguarda, infatti, i messaggi a pagamento, distribuiti, anche con riguardo alle fasce orarie di trasmissione, proporzionalmente, a parità di condizioni, tra i soggetti politici presenti nelle assemblee da rinnovare, nonché tra quelli in esse non rappresentati purché presenti nel Parlamento europeo o in uno dei due rami del Parlamento. I messaggi autogestiti, gratuiti e non devono “avere una durata sufficiente alla motivata esposizione di un programma o di una opinione politica”, possono durare tra 1 e 3 minuti per le emittenti tv e tra i 30 e il 90 secondi per le trasmissioni radio.

CANDIDATI IN CAMPAGNA ELETTORALE POTRANNO ANDARE A VARIETA’ - La proposta di legge elimina il divieto per candidati, esponenti politici o del governo di partecipare a programmi che non siano di informazione, da trenta giorni prima delle elezioni politiche. Saranno quindi consentite le comparsate anche a programmi di intrattenimento.

STESSE NORME A LIVELLO NAZIONALE E LOCALE - La proposta di legge uniforma infine le misure di trattamento tra emittenti radiotelevisive nazionali e locali.

*Fonte Ansa

 

 

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