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Articolo 21 - Editoriali
Benvenuti a Sodoma e Gomorra
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di Tania Passa

Bauman le chiama ‘vite di scarto’ quelle dei nuovi emarginati sociali, se fosse stato italiano avrebbe raccontato le vite di quelli che in Italia, seduti davanti alle tv sintonizzate sulle reti mediaset , dagli anni 80’ in poi hanno sostituito l’idolo con il Leader, e a lui tutto permettono.
Così impauriti dal mondo in cui vivono e dagli immigrati che non sono più ‘prossimo tuo’, le vite italiane di scarto, scorrono come in un eterno spot pubblicitario, con gli stereotipi del consumismo applicati alla vita reale.
La paura dell’immigrato che aveva visto il suo picco nel passaggio dal 2007 e 2008 oggi sta cedendo, e grazie  all’agenda setting dei telegiornali è cambiata con l’avvento di Berlusconi al Governo , vediamo così il primato della paura dell’immigrato virare verso la paura del globale, guarda caso  è cambiata la percezione  dei telecittadini, ma il disastro procurato al Paese rimane.
Chiuderanno, con l’emendamento che assassina l’informazione, molte testate, forse proprio quell’ultima culla di riflessione culturale che da  tanto fastidio al Presidente, ma questa è sodoma e gomorra, quindi di mafie e mercificazione sessuale non si deve parlare, perché i potenti politici si sentono a disagio.

Un pentito di mafia ha accusato in mondovisione il Premier, ma lui ha convinto tutti che è il Governo che ha fatto di più contro la mafia, e che si stanno vendicando, ma  allora: lo scudo fiscale e il processo breve e le intercettazioni ? Nessuno parla .
Miccichè un Sottosegretario alla Presidenza del Consiglio rincara la dose e dice che Spatuzza  è pagato dai Magistrati.
Il giornale del 6 dicembre, il giorno dopo del No B. Day, aveva scritto che il popolo viola era vicino e  amico del pentito del clan Graviano.
Gli italiani, telecittadini ubbidienti, preferiscono appartenere a quel ‘ dover essere’ che rimanda esclusivamente alla cultura Berlusconiana, e che praticamente ha sostituito la morale del Paese.
Si è liquidata l’umanità a tutti i livelli: manager, economisti, politici, editorialisti, imprenditori nel 90% uomini, l’hanno persa e fingono di avere riferimenti , ma la realtà è che non ne hanno più nemmeno loro, ma nel ‘dover essere’ berlusconiano non ce né bisogno. E’ l’Idolo che sostituisce anche quelli, con ciò che decide lui: donne mercificate, condannati in Parlamento, corruzione come sistema di potere insomma .
La fine del tunnel non arriva, ed evidentemente non c’è un’alternativa culturalmente valida, anche perché l’alternativa nel suo  essere permissiva con l’idolo, è in parte causa inconsapevole di Sodoma e Gomorra.
Qui l’aria che si respira è  nefasta perché inquinata non solo dalle emissioni, ma dal clima immorale che c’è. Si cerca un fine, ma non si trova.
Quando pensi che il peggio sia già accaduto, beh arriva un’ ennesima nefandezza civile a farti ricredere che si può scendere ancora più in basso, tanto da farti dubitare che questa sia davvero l’Italia della resistenza, dei premi nobel, di Pasolini, degli Italiani comuni che nascondevano gli ebrei in casa per non farli uccidere. Questa è l’Italia del razzismo e della povertà di pensiero.

Potremmo partire come provocatoriamente suggerisce Celli, ma amiamo tutti in modo sconsiderato l’Italia .

Però se restiamo un senso lo dobbiamo ritrovare, perché questo non è più un Paese, è il Purgatorio.
Basta, bisogna ricominciare dalle piccole comunità e dal senso del collettivo, che è innato in tutti noi, quindi da qualche parte esisterà ancora.
 Ricominciamo a parlarci e a comunicare, lo chiedo soprattutto al PD o ciò che ne rimane , non abbiate paura di dire No alle nefandezze, e ricominciate a sognare un futuro diverso per questo Paese. 

Se si ritarda ancora, non ci sarà più nulla su cui ricostruire una Democrazia.

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