Aderiamo all’appello lanciato dall’Associazione Articolo 21 per il ripristino immediato delle agevolazioni alle tariffe postali per le spedizioni dei giornali e dei libri. Il decreto interministeriale firmato dal Ministro Scajola, pubblicato inaspettatamente dalla Gazzetta Ufficiale il primo aprile scorso, sta già mettendo in ginocchio l’intero sistema dell’editoria italiana con conseguenze che si annunciano pesantissime per il pluralismo dell’informazione e della cultura e per l’occupazione. Non è certo un caso che la protesta nel Paese sia così estesa, dalle associazioni degli editori (Fieg, Mediacoop, ecc.) ai sindacati dei giornalisti (Fnsi) e degli altri lavoratori (Slc Cgil, Fistel Cisl e Uilcom Uil) alle tantissime associazioni e organizzazioni no profit e del volontariato che vedono spazzata via la loro capacità di comunicare con l’opinione pubblica. Altro che riforma dell’editoria, più volte annunciata dal governo e mai attuata. Occorre reagire con la fermezza necessaria, dire basta allo stillicidio di interventi che penalizzano l’informazione e la cultura, e coinvolgere l’intero Paese in quella che è una battaglia fondamentale per la libertà.

*segretario confederale e responsabile della comunicazione della Cgil

**Comitato per la libertà e il diritto all’informazione