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Articolo 21 - Editoriali
San Suu Kyi: "E' importante che la UE mantenga le sanzioni economiche"
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di redazione

“Se le sanzioni economiche dell’Europa verso il Governo Birmano non verranno mantenute, ne risentirebbero fortemente i diritti umani“.  E’ quanto ha affermato oggi la leader Birmana Aung San Suu Kyi nel corso di una lunga telefonata con la responsabile Asia per la Cisl, Cecilia Brighi. La leader birmana  ha ringraziato la CISL per il grande  impegno a sostegno della democrazia, dei diritti del lavoro e del sindacato birmano. Ha apprezzato l’impegno del sindacato e la campagna “adottiamo un sindacalista birmano”, lanciata dal Segretario Generale della  Cisl,  Raffaele  Bonanni.
“I diritti dei lavoratori sono negati in Birmania e i lavoratori non hanno voce” ha sottolineato nel corso della conversazione telefonica Aung San Suu Kyi chiedendo anche un impegno della CISL e del sindacato globale nei confronti dell’ILO (Organizzazione internazionale del lavoro), perché il mandato di questa agenzia  vada oltre la lotta al lavoro forzato per comprendere la violazione dei diritti dei lavoratori e il divieto di libertà sindacale. Il premio nobel Birmano per la pace ha espresso timore per le iniziative legislative sulla libertà sindacale che la giunta intende attuare nel nuovo parlamento, che non va sostenuto, perché completamente dominato dalla giunta.
Aung San Suu Kyi ha affermato di essere molto preoccupata della posizione contraddittoria nell’Unione Europea sulle sanzioni: “E’ importante che il sindacato chieda che l’Unione Europea mantenga le sanzioni economiche e che l’Europa rimanga unita su questa questione. Il ruolo del’Italia in tal senso è fondamentale”, ha sottolineato la leader Birmana. La Cisl da parte sua ha confermato la richiesta di un monitoraggio effettivo dell’ attuazione delle sanzioni e il rispetto del divieto per i ministri  Europei di andare in Birmania. La leader birmana ha ringraziato per le preoccupazioni espresse dalla Cisl  per la sua sicurezza, che dopo le recenti minacce della giunta è a serio rischio.
La leader birmana ha chiesto alla Cisl di rimanere in contatto perché l’impegno del sindacato è importante e produce grande incoraggiamento per coloro che all’interno della Birmania lavorano  per la democrazia. Aung San Suu Kyi ha anche auspicato di poter incontrare presto in Birmania il  Segreterio Generale della CISL Raffaele Bonanni, a cui manderà una lettera di ringraziamento.

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