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Articolo 21 - Editoriali
Palestina-Israele. L’Europa e l’ Italia non potranno non esserci in questa partita
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di Patrizia Bugnano*

Importante il discorso pronunciato oggi da Abu Mazen Presidente dell’Autorità Nazionale Palestinese di fronte  all’assemblea del Consiglio d’Europa - così la Sen. Patrizia Bugnano membro della delegazione italiana del Consiglio d’Europa e della Commissione Diritti Umani ed Affari Legali.
Il Presidente Abu Mazen, dopo avere formalizzato  nei giorni scorsi al Segretario Generale dell’ ONU Ban Ki-Moon la richiesta di ammissione dello Stato di Palestina come 194esimo membro delle Nazioni Unite, ha invocato il sostegno del Consiglio d’Europa affinchè vengano poste in essere tutte le iniziative che possono essere utili alla causa. Abu Mazen ha respinto le accuse di unilateralismo, che il governo israeliano ha usato più volte, riferendosi alla richiesta di riconoscimento dello Stato di Palestina decisa dall’OLP ed ha sottolineato che visto che gli arabi stanno avendo la loro primavera, è arrivato il tempo che anche per i palestinesi vi sia la loro primavera.
Il Presidente ha voluto anche ricordare l’importante decisione dell’Unesco che ha permesso ai suoi 193 membri di votare questo mese sull'ammissione dello Stato palestinese nell'agenzia culturale dell'Onu; questo comporterà un voto per l'ingresso dei palestinesi alla Conferenza Generale che si terrà dal 25 ottobre al 10 novembre e che coinvolge i 193 membri dell'agenzia con sede a Parigi.
L’Europa ad oggi sembrerebbe presentarsi nella peggiore situazione possibile, cioè molto divisa.
Ma anche in Italia la situazione non è migliore, visto che sono oltre 150, tra deputati e senatori, quelli che hanno sottoscritto la petizione lanciata dall’Associazione parlamentare di amicizia Italia-Israele contro il riconoscimento dello Stato di Palestina alle Nazioni Unite.
Importante è invece il ruolo che potrà avere la nuova leader del partito laburista israeliano, Sheli Yachimovich, eletta nei giorni scorsi che ha subito esortato il premier Benyamin Netanyahu a proporre il riconoscimento di uno stato di Palestina, al fianco di Israele, nel quadro di un negoziato di pace.
L'Assemblea parlamentare del Consiglio d'Europa ha  deliberato di riconoscere lo status di "Partner per la democrazia" al Consiglio nazionale palestinese.
Il presidente del Consiglio nazionale palestinese Salim Al-Za'noon ha definito la decisione storica e ha detto che potrebbe contribuire a stabilire la pace nella regione.
In cambio, il Consiglio nazionale palestinese - in una lettera del suo presidente - si è impegnata a perseguire i valori sanciti dal Consiglio d'Europa, tenere elezioni libere ed eque e lavorare per l'abolizione della pena di morte, concludere dei negoziati per un governo di unità nazionale,  astenersi dalla violenza, rifiutando il terrorismo, riconoscendo il diritto di Israele ad esistere e liberare il soldato Gilad Shalit. L'Assemblea esaminerà i progressi compiuti su questi punti entro due anni.
L’Italia dei Valori riafferma con forza la necessità di una risoluzione pacifica e negoziata del conflitto tra israeliani e palestinesi, fondata sul principio di due Stati per due popoli che convivano l’uno accanto all’altro in pace e sicurezza; è un fatto però che questo obiettivo sembra irraggiungibile nonostante le dichiarazioni che da tempo si susseguono in questa direzione.
C’è chi teme che una dichiarazione unilaterale potrebbe minare il processo di pace e costituirebbe un affronto permanente all’integrità delle Nazioni Unite, dei trattati esistenti e del diritto internazionale.
Noi invece riteniamo che sia un diritto insopprimibile dei popoli quello all’autodeterminazione ed al riconoscimento della propria dignità e per questo tutte gli strumenti previsti dall’ ordinamento internazionale che possano favorire concretamente questo processo devono essere perseguiti.
L’Europa e l’ Italia non potranno non esserci in questa partita avendo però presenti due punti fermi:
- la solidarietà ai palestinesi per le sofferenze della popolazione per l’occupazione che subiscono
- i forti legami culturali e spirituali che ci legano al popolo di Israele

* Senatrice, segretario 10° Commissione

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