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di Carlo Verna*
Nessuna riforma sarà credibile se prima la Rai non sarà in grado di dare una risposta al caso Tg1- Minzolini. Voltare subito ,senza attendere un giorno in più( o l'udienza del 6 dicembre quando si deciderà se il "direttorissimo" dovrà andare a giudizio oppure no)una delle pagine più' nere del servizio pubblico radiotelevisivo è ineludibile. Noi siamo convinti che la crisi gravissima di ascolti sia conseguenza diretta di una perdita secca di reputazione. Intervenire da parte dei vertici aziendali è un dovere d'ufficio,ulteriori omissioni di iniziativa delegittimerebbero chi le compie. Il consigliere Verro dica quale ricetta ha in mente anzichè negare la malattia. Noi la pensiamo come il comitato di redazione . In una stagione difficilissima il dialogo sarà possibile solo nel segno della coerenza,ecco perchè una soluzione per la testata ammiraglia è la prima risposta che pretendiamo. Ciò naturalmente senza sottovalutare le altre problematiche sul tappeto a cominciare dall'informazione da e per l'estero che non può essere svilita e dai diritti sportivi che sono fondamentali,anche se il sindacato condivide che più di un passo indietro vada chiesto alla Lega calcio. I diritti per gli highlights valgono molto,ma molto meno del passato,Pantalone non c'è più come le partite della domenica.
*segretario Usigrai
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