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Articolo 21 - Editoriali
Appello del coordinamento senegalese Toscana
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di redazione*

I nostri fratelli Mor Diop e Samb Modou sono stati assassinati e
Moustapha Dieng, Sougou Mor e Mbenghe Cheikegravemente feriti da una
mano armata dall’odio xenofobo, lucido e determinato. Tutti sono vittime
della manifestazione estrema di un razzismo quotidiano che umilia
sistematicamente la nostra dignità.

La strage del 13/12 a Firenze necessita di una risposta ampia e plurale,
che esprima lo sdegno per i barbari assassinii e la ferma volontà di
operare concretamente perché simili fatti non si ripetano. E' necessario
che non ci si limiti all'abbraccio solidale verso la nostra comunità
colpita ed alla partecipazione al nostro dolore solo per un giorno.

Occorre andare più a fondo e individuare tutte e tutti insieme come si è
costruito nel tempo il clima che rende possibile l'esplodere della
violenza razzista come è avvenuto il 13 dicembre a Firenze e solo due
giorni prima a Torino con il pogrom contro un insediamento Rom. Bisogna
interrogarci su come siano stati dati spazi, per disattenzione e/o per
complicità, ai rigurgiti nazi-fascisti di gruppi come Casa Pound, quale
ruolo abbiano avuto in questa escalation non solo i veleni sparsi dalle
forze "imprenditrici" del razzismo, ma anche gli atti istituzionali che,
a livello nazionale e locale, hanno creato, in nome dell'ordine e della
sicurezza, discriminazioni e ingiustizie.

Chiediamo l’impegno di tutte e tutti per cambiare strada, intervenendo
sul piano culturale e della formazione del senso comune, promuovendo il
rispetto della dignità di ogni persona.

E’ necessario avere come punto di riferimento costante il riconoscimento
dei diritti sociali, civili e politici delle persone immigrate, dei
rifugiati e richiedenti asilo e dei profughi, eliminando i molti
ostacoli istituzionali che contribuiscono a tenere in condizione di
marginalità la vita di molti migranti in Italia.

Occorre dare piena applicazione al dettato costituzionale e alle leggi
ordinarie che consentono la chiusura immediata dei luoghi e dei siti
come Casa Pound, dove si semina l'odio e si incita alla violenza xenofoba.

Bisogna che tutte le energie positive, che credono nella costruzione di
una città e di un Paese della convivenza e della solidarietà, si
mobilitino unite per fare barriera contro l'inciviltà, il razzismo,
l'intolleranza.

Nel 1990 Firenze fu teatro di spedizioni punitive contro gli immigrati e
vi fu una reazione popolare, che dette luogo ad una grande
manifestazione di carattere nazionale.

Facciamo un appello rivolto a tutte le persone di buona volontà, nella
società e nelle istituzioni, ad unirsi a noi, in una manifestazione
ampia, partecipata, pacifica, non violenta e contro la violenza, di
carattere nazionale.

Una manifestazione che segni una svolta e l'inizio di un cammino nuovo,
onorando le persone uccise e ferite in quella tragica giornata e capace
di affermare in modo inequivocabile: mai più atti di barbarie come la
strage del 13 dicembre.

*L’appuntamento è a Firenze sabato 17 dicembre alle ore 15, partenza da
Piazza Dalmazia, arrivo Piazza Santa Maria Novella*

Per adesioni: perMorperModou@gmail.com <mailto:perMorperModou@gmail.com>


*Coordinamento Regionale dei Senegalesi in Toscana
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