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Per una volta Tg poco provinciali. Da tutti spazio per la firma dello Start 2
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di OSSERVATORIO ARTICOLO 21

Per una volta Tg poco provinciali. Da tutti spazio per la firma dello  Start 2

TITOLI DEI TG DELL'8 APRILE - Lo storico accordo di Praga sulla riduzione degli armamenti nucleari, firmato oggi dal presidente americano e da quello russo, nei titoli di quasi tutti i telegiornali. La notizia è apertura per Tg1, Tg2 e Studio Aperto, mentre è in scaletta nelle altre testate.  Fa eccezione il Tg de La 7 che apre con una copertina, “garantista”, in cui  si chiede come mai l’amministratore di Fastweb, Scaglia, e l’ex assessore alla regione Puglia, Frisullo, siano ancora  in carcere. Ma subito dopo il conduttore da la notizia degli arresti domiciliari concessi a Frisullo.

Il primo servizio, comunque, è dedicato all’accordo di Praga. C’è da dire che il telegiornale diretto da Antonello Piroso,  unico tra i tg di oggi, continua a parlare dei casi di  pedofilia che hanno  coinvolto la chiesa cattolica, dedicando il sondaggio d’apertura  alle posizioni del settimanale Famiglia Cristiana che difende l’operato del vaticano. 
   
Tornando all’accordo Start 2,  per un giorno, dunque  la pagina esteri è entrata, possiamo dire,  di prepotenza tra le notizie principali, ma quasi sempre ciò non avviene. Eppure le notizie non mancano, soprattutto dalle cosiddette zone calde della terra. Di questo parleremo nello spazio dedicato al commento con il direttore della rivista Internazionale Giovanni De Mauro.
Per il resto, nei titoli di qua
si tutti i tg, tanta cronaca,  con il maxisequestro di beni al clan dei casalesi e con l’omicidio – suicidio che ha coinvolto una donna ed il suo figlioletto vicino Torino.
Da segnalare ancora l’inchiesta del Tg1 dedicata ai cinesi invisibili, nuovi homeless di Milano e quella del Tg5, dedicata  alle discriminazioni subite dalle donne sul posto di lavoro a causa della non bella presenza.
A chiudere titoli e servizi in scaletta l’apertura del Vinitaly a Verona, l’importante fiera dedicata al mercato dei vini, principale voce dell’export nazionale.  



Il Commento: Giovanni De Mauro, Direttore di Internazionale
(intervista di Alberto Baldazzi)

De Mauro, oggi, praticamente tutti i  tg hanno  dato ampio risalto allo Star 2; è una rara avis, un’eccezione perché l’attenzione dei tg ai temi di politica internazionale,  mediamente è bassa. Tu che cosa pensi dall’”osservatorio” della direzione di Internazionale?
“Penso, scherzando e nel nostro piccolo, per fortuna che è bassa,  perché questa è una ragione in più per la nostra esistenza. A parte questo, penso che i telegiornali popolari si occupino di esteri solo quando  gli esteri esplodono, in un modo o nell’altro. Questo però succede a tutte le latitudini, in tutto il mondo , nei paesi europei, negli Stati Uniti, è normale che i grandi tg popolari di prima serata  si occupino di esteri solo quando succedono dei fatti di grande rilevanza. Il problema semmai in Italia è che accanto a questo non c’è un’informazione televisiva  giornalistica di qualità che quindi si occupi regolarmente di esteri, e che quindi accompagni i tg  dove prevalgono la cronaca, il gossip, eccetera”

Forse Il discorso è diverso per le grandi testate a stampa; abbiamo delle tradizioni importanti in questo senso, anche se non esaustive sulle grandi tematiche internazionali
“  Sulla carta stampata italiana, certamente gli esteri sono più presenti;  sono presenti soprattutto sui grandi giornali in maniera più sistematica certamente a partire dall’89, dalla caduta del muro di Berlino; gli esteri  non sono più la cenerentola, ma una parte integrante e fondamentale; e non parlo solo di politica estera  perchè  esteri vuol dire tante cose: politica estera ma anche attenzione alla società, alla cultura, al costume….”

Si può dire, ad esempio che il gossip attraversa più volte in una stessa giornata le sponde opposte dell’Atlantico e del Pacifico; sul gossip siamo veramente globalizzati.
“ Assolutamente si; sul gossip ma  ancheper  cultura, la letteratura , libri, cinema, musica; tutti temi per i quali in realtà gli “esteri” quello che succede nel resto del mondo è presente, magari con un’attenzione sbilanciata sugli Stati Uniti. Comunque è presente. Si tratta di ragionare a 360 gradi”

Quindi il tuo giudizio non è particolarmente negativo
“E’ drasticamente negativo sull’assenza in particolare nel servizio pubblico di un’attenzione all’informazione di qualità anche sugli esteri; l’informazione giornalistica di qualità tende  a concentrarsi  molti sull’ Italia, sulla cronaca; manca l’approfondimento autorevole che invece c’è all’estero: pensiamo, ad esempio alla BBC o ad Arté


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