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Articolo 21 - ESTERI
Ali Saleh era un caro amico per Washington. Ora non lo vogliono più? E la guerra al terrorismo?
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di Hisham Abdallah

Ali Saleh era un caro amico per Washington. Ora non lo vogliono più? E la guerra al terrorismo? Un ex presidente, oggi non più in servizio, ha accettato di dimettersi e lasciar svolgere libere lezioni nel suo Paese, uno dei tanti devastati paesi arabi: lo Yemen. Ali Saleh, che ha governato per oltre tre decenni, ha sempre goduto del pieno sostegno americano per il brillante ruolo svolto nel business della così detta guerra al terrorismo.
Ma adesso, questo demonio un tempio gigantesco, sembra essersi rimpicciolito. E lo Yemen, un tempo una terra promessa per la sua bellezza, non è altro che un cumulo di macerie, grazie a Saleh e ai giganteschi demoni degli americani.
Gli Stati Uniti sembrano ancora in debito con il carro vecchio piccolo demonio Saleh, ma non sanno come fare, visto che in base ai nuovi parametri non è più un amico ma un autocrate con le mani sporche di sangue.
L'ex presidente Saleh, rimasto libero da sanzioni in virtù del patto sostenuto dagli Stati Uniti che ha portato alle sue dimisisoni, sta infatti telefonando ai suoi amici americani per ottenere un visto d'ingresso, per motivi sanitari. Deve curarsi le ferrite che si procurò mentre combatteva abbarbicato al potere, nonostante l'insurrezione popolare.
Ma gli americani temono di far apparire il loro paese un rifugio per despoti sporchi del sangue di innocenti e così l'amministrazione ha messo in chiaro che il visto d'ingresso potrebbe valere solo per per il tempo necessario alle cure mediche, niente permesso di soggiorno o cose simili.
Gli analisti già si esercitano a sottolineare il cambimento di rotta determinato da un anno di sollevazione popolare nel mondo arabo. Non sarebbe un cambiamento di linea politica da parte dell'amministrazione Obama a creare queste esitazioni americane, ma la sollevazione araba a costringerla a cambiare indirizzo. Lo stesso sarebbe accaduto nei confronti degli ex presidenti tunisno ed egiziano, altri due amici divenuti demoni.
Ma allora, come mai nessun cambiamento avviene al riguardo della questione palestinese, nonostante decenni di patimenti? Forse è soltanto questione di dimensione dei demoni ? Si sa da sempre che ce sono di grandi e piccini.


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