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Articolo 21 - Editoriali
Libertà di stampa: manifestazione sì, ma come?
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di Gianfranco Mascia*

Mi piace l’idea – che sta concretizzandosi in queste ore – di una manifestazione per la libertà di stampa. Mi piace che finalmente partiti e sindacati si stiano dando una mossa su questo tema. Ma mi vengono in mente alcune riflessioni.

Negli anni scorsi – su questo tema – ci si è mossi sempre come società civile. Mi ricordo diverse iniziative lanciate come BoBi (Boicotta il Biscione) prima, come OsTe (Osservatorio sulla Televisione) dopo; infine come Girotondi. Oltre alla grande manifestazione di Piazza San Giovanni del 14 settembre 2002, organizzammo tante iniziative in difesa della libertà di stampa e contro le censure del Berlusconi II. Eventi che culminarono con le mobilitazioni “ Ora Basta ” a Milano, Roma, Napoli in solidarietà con Sabina Guzzanti, Michele Santoro, Daniele Luttazzi, Enzo Biagi e la miriade di giornalisti RAI poco conosciuti ai quali fu impedito di esercitare il proprio mestiere.

Queste manifestazioni lanciate dalla società civile o non prevedevano la partecipazione sul palco di rappresentanti dei partiti (come a Piazza San Giovanni) oppure erano completamente aperte alle adesioni anche dei partiti (in quasi tutti gli altri casi).
Lo spirito guida iniziale che ci animava era che non si voleva politicizzare un movimento che era partito trasversale agli schieramenti (i Girotondi) per poi arrivare alla constatazione che solo una opposizione unita e coesa potesse battere il centrodestra e quindi più partiti avessero aderito e più forte sarebbe stato il risultato finale.

Ecco perché oggi ho l’impressione che la mobilitazione sulla libertà di informazione possa trasformarsi in una manifestazione di partito, dove vengono magari invitati anche esponenti delle associazioni, ma si riduca ad una prova di forza del PD nei confronti non solo di Berlusconi, ma di tutto il resto dell’opposizione, contravvenendo alla vera esigenza dell’elettorato di centrosinistra che va reclamando unità ad ogni occasione.

E’ auspicabile quindi che l’iniziativa sia lanciata dalle associazioni e dai sindacati, estendendo successivamente l’invito alla collaborazione di tutti (sottolineo TUTTI) i partiti che compongono  l’opposizione a questo centrodestra.

Sarebbe un bel segnale per tutti, soprattutto per coloro che credono che una alternativa a Berlusconi sia possibile e non solo necessaria.

Intanto – con la solita ironia che ci contraddistingue -come BOBI abbiamo pensato a “ Domandissima “. Vi aspettiamo a Largo Argentina (di fronte alla Feltrinelli) lunedì dalle 17.30 in poi.

Gianfranco Mascia
Comitati BOBI BOicotta il BIscione

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