di Umberto Di Maggio*
Il 12 Marzo 2010, nei locali della “Bottega dei Sapori e dei Saperi della Legalità” di Libera, nella centralissima P.zza Politeama a Palermo, “Radio Cento Passi”, la prima webradio che ricorda il percorso politico e sociale di Peppino Impastato, giovane siciliano ucciso dalla mafia di Tano Badalamenti nel 1978, ha aperto ufficialmente i propri microfoni lanciando la propria programmazione nella rete. Finalmente!
“Qualcuno” nella notte tra il 7 e l'8 Marzo aveva deciso che così non doveva essere. “Qualcuno”, sicuramente mandato da “amici degli amici”, aveva pensato che le trasmissioni non dovessero partire. Ma, fortunatamente, così non è stato.
Il furto dell'intera attrezzatura, la devastazione del banco regia che avevano messo in ginocchio i ragazzi della radio hanno sortito, inaspettatamente, l'effetto contrario che quel “qualcuno” aveva immaginato. Invece che spegnersi, le voci si sono moltiplicate. Invece che fermarsi, le trasmissioni hanno ricevuto il contributo di molti volontari pronti a prestare la propria attrezzatura per mandare in onda il palinsesto programmato.
Il 12 Marzo, infatti, in concomitanza con il compleanno della “Bottega di Libera” a Palermo, su un bene confiscato, si sono succedute al microfono diverse testimonianze di solidarietà; attestazioni concrete di vicinanza da parte di associazioni, scuole, e semplici cittadini che hanno “messo la faccia” ed anche la voce a favore dell'intero progetto dicendo chiaramente ai microfoni della radio da che parte intendono stare.
La lieta notizia è quindi che ancora una volta Palermo si è legata intorno ad un progetto serio e responsabile. Ancora una volta questa città ha dato l'immagine migliore di sé mettendosi alle spalle le proprie brutture. E proprio intorno ad una figura, quella di Peppino Impastato e del suo sacrificio contro Cosa Nostra, ha lanciato un seme di speranza, un seme che presto germoglierà e che anche grazie a “Radio Cento Passi” renderà, una volta per tutte, libera questa terra.
*Radio 100 Passi Palermo