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Articolo 21 - Editoriali
Julian Assange, l'Interpol e la signora Clinton
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di Alessandro Ghebreigziabiher*

Cominciamo con una clamorosa precisazione.
La maggior parte dei quotidiani nostrani afferma che l’Interpol avrebbe spiccato un mandato di arresto o di cattura per stupro nei confronti Julian Assange, portavoce ed editore del sito Wikileaks (controllate prima che rettifichino): La Stampa, Il Giornale, La Repubblica, Il Corriere della sera, Il Tempo, Il Messaggero e molti altri.
E’ falso.
Se gli 'autorevoli' organi di informazione, a differenza del 'millantatore' Wikileaks, si fossero presi la briga di visitare il sito dell’Interpol avrebbero letto, all’inizio della pagina dedicata ai Wanted (ricercati), che la Red notice relativa ad Assange is not an international arrest warrant, ovvero, non è un mandato di arresto internazionale.
Sempre sul sito c'è scritto che the person should be considered innocent until proven guilty, cioè, la persona dovrebbe essere considerata innocente fino a prova contraria.
Il mandato d’arresto è dell’ufficio della Procura di Gothenburg, in Svezia.
L’Interpol si limita a segnalare tale richiesta a tutte le sue sedi nel mondo.
E’, in altre parole, un servizio di diffusione del mandato svedese, secondo le singole regole di estradizione dei vari paesi.
Ma andiamo avanti.
Mentre le pseudo rivelazioni sul botulino di Gheddafi e i festini di Berlusconi hanno riempito le prime pagine dei suddetti media, i documenti non imbarazzanti, bensì incriminanti sono stati praticamente ignorati.
Come quelli riguardanti l’azione di spionaggio del Dipartimento di Stato nei confronti delle Nazioni Unite.
Il Dipartimento di cui è segretario Hillary Clinton, alla quale Assange chiede per queste ragioni le immediate dimissioni.
Così mi sono chiesto: se i suddetti documenti fossero autentici, la Clinton dovrebbe risponderne? O magari è innocente, perché non a conoscenza dei fatti?
Mentre mi facevo tali domande ecco che la signora ha confessato…

La Storia:
Hillary Clinton: “Non abbiamo amico migliore di Silvio Berlusconi. Nessuno sostiene l'amministrazione americana con la stessa coerenza con la quale in questi anni Berlusconi ha sostenuto le amministrazioni Bush, Clinton e Obama. Berlusconi ha garantito in Afghanistan un sostegno generoso, ha lavorato in Europa con Sarkozy per la stabilizzazione della Georgia. Le amministrazioni americane, democratiche e repubblicane, sanno che possono contare sul Primo Ministro per realizzare politiche che sostengono i valori che condividiamo”.

Amico migliore? Berlusconi?!
Coerenza? Berlusconi?!!
I valori che condividiamo? Con Berlusconi?!!!

*http://alessandroghebreigziabiher.blogspot.com/2010/12/julian-assange-wikileaks-hillary.html

 

 

 

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