di Giorgio Santelli
Un centinaio di presenti, rappresentanti del mondo della cultura, del sindacato, della società civile, delle associazioni per la libertà di stampa. E’ l’assise partecipata per decidere la data della mobilitazione generale contro il bavaglio. E la data c’è: il 1 luglio, sarà a Roma, forse a Piazza Navona. Una data condivisa, prima dello sciopero generale dell’informazione previsto per l’8 (la stampa) e il 9 (Radio Tv). Ed è solo una delle iniziative perché questa sarà una mobilitazione per cui, come ha detto il Segretario della Fnsi Franco Siddi, ci vorrà “fiato lungo”.
A meno che si arrivi all’ultima settimana di giugno in Parlamento con un colpo di mano per fare approvare la legge antidemocratica e illiberale per mettere il bavaglio all’informazione.
Un’assemblea aperta e con grande spirito unitario. Un accordo su una serie di iniziative. Intanto, al di là della manifestazione, prende il via una serie di attività che accompagneranno questa battaglia di libertà con più date e anche su tutto il territorio nazionale. Da domani il popolo viola di Roma attiverà il presidio davanti a Montecitorio e ogni associazione predisporrà un proprio cartello di iniziative che prevede anche la possibilità di proseguire la campagna anche nel mese di settembre.
Per quanto riguarda i contenuti, non si tratterà solo di una giornata dedicata ai tagli e ai bavagli dell’informazione, ma a tutto il mondo della libertà di espressione: il cinema, la cultura. Tutto il mondo che è colpito dai tagli e, ovviamente, dai bavagli.
Da subito parte l’attività del coordinamento, che resta aperto e libero alla partecipazione di tutte le associazioni.