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RUSSIA: MOSCA BLINDATA PER MINACCE MOVIMENTO XENOFOBO
MOSCA, 11 GEN - Centro di Mosca blindato dalla polizia in seguito alle minacce di disordini da parte del 'movimento dell'11 dicembre', creato dopo la morte di Yegor Sviridov, fan dello Spartak Mosca rimasto ucciso durante una rissa con un caucasico, episodio che ha scatenato violenti scontri animati da hooligan e nazionalisti xenofobi. Lo riferiscono le agenzie russe. Tremila poliziotti hanno circondato la Piazza del Maneggio, nel centro di Mosca, dove e' stato chiuso il grande centro commerciale sottostante normalmente aperto fino alle 22. Unita' cinofile sono state dislocate nelle piu' importanti stazioni della metropolitana nel centro della capitale.
Le forze dell'ordine sono state mobilitate in seguito ad appelli su vari siti internet da parte del gruppo '11 dicembre' ad una manifestazione in ricordo degli scontri verificatisi un mese fa. il movimento intende organizzare proteste l'11 di ogni mese.
Lo scorso 6 dicembre, durante una rissa con un caucasico, Sviridov, fan dello Spartak e' rimasto ucciso. L'episodio si e' trasformato in una 'polveriera' con i tifosi della squadra che hanno immediatamente iniziato una serie di proteste nazionalistiche, sfociate l'11 dicembre in violenti scontri con la polizia ed un bilancio di almeno una trentina di feriti. E proseguite nei giorni successivi, a suon di slogan razzisti e di aggressioni a danno di caucasici e daghestani. Durante l'ultima di queste manifestazioni, il 15 dicembre, sono state fermate 1.700 persone.
Le forze dell'ordine sono state mobilitate in seguito ad appelli su vari siti internet da parte del gruppo '11 dicembre' ad una manifestazione in ricordo degli scontri verificatisi un mese fa. il movimento intende organizzare proteste l'11 di ogni mese.
Lo scorso 6 dicembre, durante una rissa con un caucasico, Sviridov, fan dello Spartak e' rimasto ucciso. L'episodio si e' trasformato in una 'polveriera' con i tifosi della squadra che hanno immediatamente iniziato una serie di proteste nazionalistiche, sfociate l'11 dicembre in violenti scontri con la polizia ed un bilancio di almeno una trentina di feriti. E proseguite nei giorni successivi, a suon di slogan razzisti e di aggressioni a danno di caucasici e daghestani. Durante l'ultima di queste manifestazioni, il 15 dicembre, sono state fermate 1.700 persone.
Dalla rete di Articolo 21