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UCCISO PADRE CRONISTA: DI CATERINA, ISTITUZIONI QUASI ASSENTI
NAPOLI, 17 GEN - 'Oggi a riempire i banchi della chiesa c'erano tanti cittadini comuni, familiari, amici della famiglia Liguori e troppe poche istituzioni. Il Governo deve far sentire la propria presenza con azioni concrete'. Lo ha detto l'onorevole Marcello Di Caterina che questa mattina ha preso parte ai funerali di Vincenzo Liguori, il meccanico ucciso giovedi' sera a San Giorgio a Cremano (Napoli).
Per Di Caterina, 'Le tantissime persone che oggi, insieme ai sindaci del territorio e ad alcuni esponenti politici, hanno affollato la chiesa di Pollena Trocchia per i funerali di Vincenzo Liguori, vittima innocente della criminalita' organizzata, non bastano. Ne1 2011 si festeggiano i 150 anni dell'Unita' d'Italia ma a Napoli e nella sua provincia prima si dovrebbe essere uniti a combattere la camorra che porta ovunque morte'. 'In questa realta' - ha detto ancora Di Caterina - c'e' infatti ben poco da celebrare, le manifestazioni per l'Unita' del Paese potranno svolgersi solo dopo avere estirpato la camorra dai nostri territori'.
'Non importa che si parli di maggioranza o opposizione - ha sottolineato il parlamentare - fatti come quello accaduto al papa' della collaboratrice de 'Il Mattino' non hanno colore politico. Invito i miei colleghi e tutta la classe politica a tenere alta l'attenzione e a non abbandonare la nostra terra che per troppi anni e' stata oggetto di atti criminali'. 'La presenza, accanto ad una famiglia oggi divenuta un simbolo, - conclude Marcello Di Caterina - poteva essere un segnale a chi nel male vive che lo Stato e le Istituzioni non abbandonano il Sud'.
Per Di Caterina, 'Le tantissime persone che oggi, insieme ai sindaci del territorio e ad alcuni esponenti politici, hanno affollato la chiesa di Pollena Trocchia per i funerali di Vincenzo Liguori, vittima innocente della criminalita' organizzata, non bastano. Ne1 2011 si festeggiano i 150 anni dell'Unita' d'Italia ma a Napoli e nella sua provincia prima si dovrebbe essere uniti a combattere la camorra che porta ovunque morte'. 'In questa realta' - ha detto ancora Di Caterina - c'e' infatti ben poco da celebrare, le manifestazioni per l'Unita' del Paese potranno svolgersi solo dopo avere estirpato la camorra dai nostri territori'.
'Non importa che si parli di maggioranza o opposizione - ha sottolineato il parlamentare - fatti come quello accaduto al papa' della collaboratrice de 'Il Mattino' non hanno colore politico. Invito i miei colleghi e tutta la classe politica a tenere alta l'attenzione e a non abbandonare la nostra terra che per troppi anni e' stata oggetto di atti criminali'. 'La presenza, accanto ad una famiglia oggi divenuta un simbolo, - conclude Marcello Di Caterina - poteva essere un segnale a chi nel male vive che lo Stato e le Istituzioni non abbandonano il Sud'.
Dalla rete di Articolo 21