Articolo 21 - News
EGITTO: IN ISRAELE TIMORI PER FORNITURE DI GAS
GERUSALEMME, 1 FEB - Gli incerti sviluppi della drammatica situazione politica in Egitto e la possibilita' che, prima o poi, il potere passi nelle mani del movimento islamico dei Fratelli Musulmani, nemico giurato dello stato ebraico, suscitano in Israele preoccupazioni anche per il futuro delle forniture di gas egiziano, che attualmente sopperiscono al 40% del fabbisogno del paese.
L' Egitto dal 2005 e' divenuto il maggiore fornitore di gas a Israele e lo scorso dicembre un consorzio di quattro compagnie israeliane ha concluso un nuovo contratto che impegna l' Egitto a fornire a Israele gas per i prossimi venti anni. Il valore della commessa e' stimato in cinque-dieci miliardi di dollari.
Il ministero per le infrastrutture nazionali, gia' lo scorso giugno, aveva attuato un'esercitazione in cui veniva simulata una situazione di emergenza causata dalla repentina interruzione delle forniture di gas egiziano, usato soprattutto per il funzionamento delle centrali elettriche.
Il ministero. secondo il quotidiano di notizie economico-finanziarie Globes di oggi, ha ora intensificato i contatti col consorzio israeliano titolare del giacimento di gas, denominato Tamar, situato al largo della costa israeliana, per accelerare la sua messa in attivita' gia' nel 2013. Per un altro giacimento molto piu' grande, Leviathan, ci vorranno invece diversi anni. I due giacimenti daranno a Israele l'indipendenza energetica.
Preoccupazioni per le forniture di petrolio e benzina dall' Egitto sono state espresse anche nella striscia di Gaza dove il combustibile affluisce tramite tramite tunnel sotterranei usati per il contrabbando anche di merci e armi.
L' Egitto dal 2005 e' divenuto il maggiore fornitore di gas a Israele e lo scorso dicembre un consorzio di quattro compagnie israeliane ha concluso un nuovo contratto che impegna l' Egitto a fornire a Israele gas per i prossimi venti anni. Il valore della commessa e' stimato in cinque-dieci miliardi di dollari.
Il ministero per le infrastrutture nazionali, gia' lo scorso giugno, aveva attuato un'esercitazione in cui veniva simulata una situazione di emergenza causata dalla repentina interruzione delle forniture di gas egiziano, usato soprattutto per il funzionamento delle centrali elettriche.
Il ministero. secondo il quotidiano di notizie economico-finanziarie Globes di oggi, ha ora intensificato i contatti col consorzio israeliano titolare del giacimento di gas, denominato Tamar, situato al largo della costa israeliana, per accelerare la sua messa in attivita' gia' nel 2013. Per un altro giacimento molto piu' grande, Leviathan, ci vorranno invece diversi anni. I due giacimenti daranno a Israele l'indipendenza energetica.
Preoccupazioni per le forniture di petrolio e benzina dall' Egitto sono state espresse anche nella striscia di Gaza dove il combustibile affluisce tramite tramite tunnel sotterranei usati per il contrabbando anche di merci e armi.
Dalla rete di Articolo 21