di Sofia Sabatino*
E' in corso ad Ancona, durante questo fine settimana, la festa nazionale dell'ANPI, alla quale partecipano, insieme a tante altre realtà, anche la Rete degli studenti e l'Unione degli Universitari. Slogan dell'evento è "Italiani, per costituzione", una frase significativa che racchiude il senso anche delle tante bandiere italiane con il simbolo dell'ANPI, di cui la struttura che ospita l'evento è tappezzata: ritrovare, tramite la memoria e la testimonianza diretta, quel senso di unità nazionale e di orgoglio per il nostro paese, che troppo spesso abbiamo smarrito e lasciato in mano al populismo della destra.
Questo governo sta mettendo in atto un attacco sistematico alla nostra Costituzione e ai valori che essa racchiude. Si stanno rimettendo in discussione anche quei diritti fondamentali che tutti noi credevamo assodati ed inattaccabili. In un contesto di questo tipo la festa dell'ANPI assume un significato fondamentale: quello di ricordarci che uomini e donne hanno lottato e dato la vita per ottenere quel pezzo di carta, e che i valori e i diritti che li dentro sono racchiusi, non sono nati sotto i funghi, ma grazie ai sogni e alle idee della resistenza partigiana, che ritroviamo nei volti dei partigiani ancora tra noi e nel ricordo di chi ormai non c'è più.
"Gli antifascisti hanno la memoria lunga", recita un manifesto nel cortile dell'ex lazzaretto che ospita la festa, quasi a voler ricordare a tutti i partecipanti che la memoria non appartiene ad una singola persona, ma è patrimonio comune da condividere con chiunque ci circonda. Probabilmente, è questo il motivo per cui alla festa sono presenti tantissimi studenti e giovani, che rappresentano il vero punto di forza di un'associazione così importante. Dal palco il presidente dell'ANPI ci definisce "i partigiani di domani", quelli che non solo dovranno conservare e tramandare in futuro la memoria, le ragioni, i sentimenti di chi partigiano lo è stato veramente, ma che tutt'oggi sono custodi di quelle libertà fondamentali.
Ascoltando queste parole, sentiamo ancor di più il peso di quello che sta succedendo nel nostro Paese, e la necessità fortissima di opporsi e di non rassegnarsi.
E' per questo che l'1 luglio saremo in piazza contro tagli e bavagli, contro una legge che nega uno dei diritti fondamentali, acquisito anche questo lottando sulle montagne: la libertà di sapere, di informare e di essere informati. E' per questo che insieme ad Articolo21 promuoveremo fra i partecipanti qui ad Ancona la manifestazione di Roma della prossima settimana.
*Portavoce Rete Studenti Medi