BIENNALE: GIULIETTI-VITA,SU MALGARA DEVONO ESPRIMERSI CAMERE

Il ministro Galan e il suo candidato alla presidenza della Biennale, Giulio Malgara, hanno illustrato ai giornali i loro programmi per il futuro dell'ente. "Peccato che la proposta di nomina non sia ancora stata ratificata dalla competenti commissioni parlamentari". A farlo notare sono Vincenzo Vita del Pd e Giuseppe Giulietti, portavoce di Articolo21, che ricordano: "quel voto anche se consultivo è obbligatorio. E, visto il metodo seguito, le sorprese potrebbero essere all'ordine del giorno". Sarebbe stato piu' opportuno per tutti, sostengono i due parlamentari "non ridurre la questione ad una sorta di affare di famiglia, da risolvere lungo la strada che da Venezia porta ad Arcore, anzi a Cologno Monzese". Galan ha precisato che 'Berlusconi non c'entra nulla..", continuano, "peccato che il candidato prescelto sia, da sempre, uno degli uomini di fiducia del presidente e che a lui sia stato legato da mille legami, persino di tipo economico. Persino nel centro destra il ministro avrebbe potuto scegliere donne e uomini che non
avrebbero suscitato il legittimo e fondato sospetto che il conflitto di interesse sia stato ancora una volta la stella
polare da seguire". La Biennale, concludono, "avrebbe meritato ben altra considerazione e ben altra discussione sul lavoro svolto in quest'anno e sul futuro della istituzione. Ci sara' tempo per farlo nelle commissioni parlamentari e per esprimere in quella sede attraverso il voto, il giudizio definitivo".