Si può sparare sui migranti? Stando a quanto dichiarato oggi da Roberto Maroni sembra proprio di sì. La rivelazione del Ministro preoccupa non poco la Conferenza Episcopale Italiana, che denuncia “la facilità con cui nel Mediterraneo si mette mano alle armi e si attenta alla vita delle persone”. Ma più di tutto diventa un caso politico, sul quale il deputato del Pd Andrea Sarubbi vuole vederci chiaro. Insieme al suo collega Jean Leonard Touadì sta preparando un’interrogazione parlamentare: "Evidentemente, scrivono, una clausola nascosta del famigerato Trattato di 'amicizia' Italia-Libia autorizza a sparare su esseri umani qualora siano migranti. Tempo fa, in effetti, il neoconsigliere regionale Renzo Bossi, il rampollo del leader padano, reclamizzò in un'intervista il gioco 'rimbalza il clandestino'. Pensavamo fosse uno scherzo: evidentemente invece è lui l'eminenza grigia che guida le ardite strategie del Viminale sul tema".
In attesa della risposta ufficiale del Governo, abbiamo chiesto una conferma al sottosegretario agli Esteri, Alfredo Mantica. Che ci ha risposto: “Se lo dice Maroni sarà vero. Evidentemente lui avrà delle informazioni precise e gli parrà naturale sparare ai clandestini. Non è un problema mio”. Sì, avete capito bene. Se delle motovedette libiche, con a bordo nostri ufficiali, sparano contro dei migranti in mare non è affare che riguardi un sottosegretario agli esteri…

ASCOLTA IL SERVIZIO CON LE DICHIARAZIONI DI SARUBBI E MANTICA