di articolo 21
DA LUBERAINFORMAZIONE
Nuove e inquietanti minacce al direttore di Telejato Pino Maniaci. L'ennesima storia di un giornalista minacciato perchè compie il proprio dovere, quello di informare. Non è la prima volta che Maniaci subisce minacce e atti intimidatori, a causa delle inchieste trasmesse dall'emittente televisiva che dirige da Partinico, comune della valle dello Jato alle porte di Palermo. Quella arrivata ieri in redazione, tuttavia, mette all'indice anche i familiari del giornalista. «Non puoi attaccare tutti - si legge nella lettera anonima - altrimenti ci pensiamo noi a te e alla tua famiglia». «La sentenza è stata emessa», si legge ancora nella missiva, che invita Maniaci a «stare zitto e lasciare il paese».
Un brutto segnale che prende di mira un giornalista. Come troppo spesso si verifica nel nostro Paese. Le mafie intimidiscono e cercano di imporre il silenzio alla stampa libera. Succede in Sicilia, Calabria, Campania, ma anche nel Lazio e in numerose regioni del nord Italia, come in Lombardia con la scena del fotoreporter picchiato mentre fotografava l'auto di un testimone data alle fiamme. Buste con proiettili, lettere anonime, taniche di benzina tutte indirizzate a chi, quotidianamente, scrive di malaffare, mafie e illegalità. E troppo spesso anche di politica e dei collegamenti di questa con la criminalità organizzata. Non si può scrivere del Mercato ortofrutticolo di Fondi e della presenza delle mafie che gestiscono il settore agroalimentare italiano, tanto meno del mancato scioglimento del consiglio comunale della cittadina del sud – Pontino. Non si può scrivere degli intrecci tra 'ndrangheta, politica e massoneria. Non si può scrivere dei boss, latitanti o in carcere, né si possono riportare le cronache dei processi che li vedono coinvolti. Non si può scrivere di un sindaco che gestisce "allegramente" le finanze del suo comune. Non lo si può fare perchè le mafie e le zone d'ombra con esse colluse non vogliono che si puntino i riflettori su affari illeciti e favoreggiamenti che alimentano l'illegalità e il deficit democratico del nostro Paese.
«Non ci lasceremo intimidire», ribatte Pino Manici che ha prontamente sporto denuncia. Non ci lasceremo intimidire se daremo sostegno, appoggio, vicinanza ai tanti giornalisti che come Pino Maniaci e la redazione di Telejato continuano a fare il loro mestiere. Raccontando i fatti, accada ciò che accada.