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Minzolini fa scuola
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di Articolo 21 - Cagliari

Minzolini fa scuola

L’Associazione Art 21 sostiene la libertà di informazione e tutela il diritto-dovere dei giornalisti di informare ma allo stesso tempo il diritto dei cittadini di essere informati:  l’informazione deve perciò essere autonoma, indipendente ma soprattutto pronta e puntuale. I giornalisti sono chiamati a esprimere liberamente il loro pensiero ma sempre nel rispetto dei fatti e delle notizie senza  privilegiarne alcune a scapito di altre simili, soprattutto se la notizia che si privilegia vede tra i principali protagonisti un giornalista e per di più con un  ruolo di responsabilità.
A Cagliari ciò è stato disatteso pesantemente. Minzolini ha fatto scuola: il TgR della Sardegna ha dedicato in diversi giorni ampio spazio al Premio letterario Alziator, la cui Giuria era presieduta dal Capo redattore dello stesso TgR, finanche una intervista ad un senatore della Repubblica. E addirittura un fuori spazio di un’ora, domenica mattina, sul Raitre. E’ pur vero che il Capo redattore è libero e autonomo nelle sue scelte e gli organismi sindacali interni non hanno alcun potere di veto, ma la deontologia professionale deve assicurare l’equilibrio nell’informazione
Invece attività culturali di dignità e spessore, uguali se non superiori, anche con importanti ricadute economiche e di immagine per la Sardegna,  non hanno avuto la stessa visibilità e lo stesso clamore. Quanto è avvenuto configura quindi per Art 21 un palese conflitto di interessi e di nepotismo che i cittadini sardi e cagliaritani devono conoscere.
La sezione di Cagliari di Articolo 21 ribadisce che la funzione di servizio pubblico radiotelevisivo della Rai deve tradursi in un equilibrato ed efficace rapporto con il territorio assicurando un’informazione che promuova la conoscenza a livello locale e nazionale delle iniziative che servono al miglioramento, al progresso, allo sviluppo delle comunità.  Quanto è accaduto con la sproporzionata attenzione posta ad un neonato premio letterario del capoluogo regionale, a scapito di altre pluridecennali manifestazioni di ben superiore consistenza è la negazione di questa funzione.      


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