di redazione
Domani Martedì 24 novembre Teatro di Nascosto sbarca a Roma in occasione del suo decimo compleanno. L'arrivo del gruppo è previsto per le ore 12.45 a Termini, ed è proprio a partire dalla stazione che avranno luogo una serie di azioni performative che cercheranno di porre l'accento sulle condizioni di rifugiati e richiedenti asilo in Italia.
PROGRAMMA DELLA GIORNATA
Ore 12.54 Arrivo a Stazione Termini (Firenze - Roma Termini) del gruppo di Teatro di Nascosto
Sei donne in abiti iraniani seguite da giornalisti ed accompagnatori (attori e ospiti del Teatro di Nascosto), camminano e raccontano storie vere di donne rifugiate a chi incontreranno
Ore 15.00 a Radio Teatro di Radio Onda Rossa / Annet Henneman recita Payman, monologo su una donna curda di Kirkuk di e con Annet Henneman e la partecipazione
di Gianni Calastri e i canti del medioriente
Ore 16.30 Pantheon il gruppo in abiti bianchi in segno di pace muove verso Montecitorio (16.40) dove saranno accolti da alcuni parlamentari e con un'azione scenica racconteranno vere storie di rifugiati e chiederanno attenzione per la vita difficile dei richiedenti asilo, di chi vive la guerra, portando un’altra volta la Charta di Volterra, invitando parlamentari e stampa e pubblico a Volterra per l’incontro “Dieci anni di Teatro di Nascosto
Dal 26 al 29 novembre
Volterra
10 Anni Teatro di Nascosto – Hidden Theatre
"Questi dieci anni hanno cambiato la mia vita, e sono sicura anche quella di Gianni (Calastri), le testimonianze che troverete in questo quaderno sono dei riflessi sul nostro lavoro.
Vorrei in questi giorni rafforzare la nostra possibilità di fare sentire le persone, popoli senza voce. Sono stata nell’ultimo mese e mezzo in Amman, lavorando con tante persone palestinesi, e in Kirkuk, Kurdistan, Iraq, e ho vissuto il dolore, la disperazione di chi vive l’occupazione, la guerra, o la paura per le bombe che scoppieranno, senza sapere quando e dove…
Sono persone che vengono dal mondo della guerra, dei tanti tanti paesi nel mondo che vivono la guerra, che saranno i richiedenti asilo, prima in Africa, in Iran, in Pakistan, e in un percentuale molto basso rispetto a quei paesi, in Europa.
Spero che riusciremo sia a fare sentire la voce di queste persone tramite il nostro lavoro di teatro reportage, sia di poter stimolare una migliore politica per rifugiati in Europa.
Lo spero tanto… Ma … Lo spero comunque tanto…"
Annet Henneman