I TITOLI DEI TG DI LUNEDI' 14 FEBBRAIO 2011 - Le nuove manifestazioni in Iran e gli sbarchi di profughi a Lampedusa sono i titoli di apertura di quasi tutti i telegiornali. Lo scoop sui fatti della Tunisia è del Tg3, che attraverso riprese fatte da una telefonino è riuscito a filmare i reclutamenti e le partenze dei clandestini dalle coste tunisine. Sulla manifestazione organizzata dalle donne ieri ritornano soltanto Tg3 e Tg La7.

Gli altri notiziari ne parlano solo attraverso le dichiarazioni di Berlusconi, che ha attaccato quelle piazze definendole faziose, e preferiscono dare più spazio alla cronaca con la vicenda delle piccole gemelle svizzere o alla sentenza di assoluzione per Luca Delfino accusato del delitto della sua ex compagna a Genova. E nel Tg di Italia Uno si torna di nuovo a parlare di Sarah Scazzi. Quasi tutti i telegiornali hanno inserito nei titoli, o nei servizi al proprio interno, le dichiarazioni del Premier durante il suo intervento telefonico a Mattino cinque. Queste dichiarazioni sono state trasmesse quasi integralmente da buona parte dei notiziari serali. A questo punto ci chiediamo se sia giusto dal punto di vista deontologico riprendere in tutte le testate dichiarazioni rese in altre reti o siti internet? Abbiamo girato tale domanda al segretario dell' Usigrai Carlo Verna ospite dello spazio commento di questa sera.

A voler dare una lettura critica ai Tg di questa sera si può dire che la struttura Delta messa in campo dal Presidente del Consiglio, di cui dovrebbero far parte i direttori delle principali testate televisive di proprietà di famiglia, ha iniziato le prove tecniche. In particolare un primo inizio di trasmissioni lo abbiamo visto in Studio Aperto con l'editoriale del direttore Giovanni Toti, che ha attaccato una presunta stampa progressista italiana per come ha trattato i fatti di Egitto e Tunisia. Per il direttore del telegiornale di Italia Uno, inneggiare alla destituzione di un capo di stato per poi ottenere una situazione di incertezza politica e destabilizzazione di tutto il bacino del Mediterraneo è da irresponsabili. In pratica Toti, tra le righe, ha voluto far capire ai propri telespettatori che a dar retta a tale stampa progressista, i risultati saranno continui sbarchi di clandestini sulle nostre coste. Ma il colpo di Studio Aperto è un altro: "Siamo venuti in possesso di un documento eccezionale" - ha annunciato il giornalista che ha firmato il pezzo. E cioè dei fogli su cui erano riportati i versamenti fatti negli ultimi anni dal Capo del Governo a vari enti benefici ed a singole persone, come alcune vedove dei caduti di Nassirya. Il tutto per la modica cifra di nove milioni di euro. Di versamenti a Ruby o all'allegra compagnia dell'Olgettina nessuna traccia. Come dicevamo la struttura Delta inizia a costruire le proprie fondamenta.

Il Commento di Carlo Verna, segretario UsigRai

Di nuovo una serie di dati che dimostrano una flessione di ascolti per il Tg1 che ieri è stato superato dal Tg5. Un problema in più per la Rai?
"Ce ne saranno sempre più di giornate così. Gli ascolti caleranno sempre più visto che il telegiornale è sempre fatto peggio. Credo che anche ieri, di fronte ad una manifestazione importantissima delle donne italiane su tutto il territorio nazionale che diceva ‘se non ora quando', noi ci chiediamo se non ora quando lo cacciano Minzolini? Suggerirei anche di mandarlo a Sharm El Sheik con la sua carta di credito. Quello è il punto nodale. Anche la manifestazione di ieri è stata ignorata ragion per cui sempre meno telespettatori si sintonizzano sul Tg1".

Questa mattina Berlusconi è intervenuto a Canale 5 da Belpietro. Da quel momento in poi tutti i Tg si sono riempiti di un nuovo videomessaggio. Ma esiste una ricetta per testate e giornalisti affinchè non ci sia una vera e propia occupazione dell'informazione anche se a parlare è il Presidente del Consiglio. Anche se ultimamente lo fa molto spesso
"Anche questo è un problema noto e rientra nella questione del conflitto di interessi. Il problema è che se si potesse ragionare liberamente, ci si riunirebbe intorno ad un tavolo e si troverebbe l'antidoto. Poiché invece si deve in qualche modo accettare quella che è la proposta di Berlusconi - si deve perché ovviamente tutti i capi rispondono fondamentalmente a lui -, è ovvio che il sistema è in cortocircuito. Questo perché il sistema è governato dal conflitto di interessi. Certamente in alcune situazioni potrebbe intervenire l'Odg se si accerta che il comportamento del giornalista non è corretto. Ma è molto difficile perché il videomessaggio dovrebbe essere una questione di buon senso disciplinarlo. Ma non c'è obbligo di mandarlo in onda. E' come un comunicato stampa. Posso pubblicare una frase, trascurarlo o pubblicarlo pari pari. Ovviamente un giornalista fa una sintesi imparziale equa ed evita di dare troppo spazio laddove la questione non ne merita tanto. Se il giornalista non è in grado di fare con obiettività e imparzialità quel tipo di mediazione perché magari non lo fanno fare al giornalista libero, ma a chi è legato a quei direttori asserviti al sistema del conflitto di interessi. Ed allora è evidente che il rimedio poi non c'è".

Dati Auditel TG domenica 13 febbraio
Tg1 - ore 13:30 5.408.000 25,61% ore 20:00 5.899.000 22,05%.
Tg2 - ore 13:00 3.355.000 16,66% ore 20:30 1.991.000 6,81%.
Tg3 - ore 19:00 3.194.000 14,69%.
Tg5 - ore 13:00 3.382.000 16,57% ore 20:00 6.000.000 22,38%.
Studio Aperto - ore 12:25 2.378.000 14,58% ore 18:30 1.859.000 9,70%.
Tg4 - ore 19:00 1.368.000 6,30%.
Tg La7 - ore 13:30 1.079.000 5,12% ore 20:00 1.746.000 6,53%.

Fonte. www.tvblog.it