Clicca qui per il nuovo sito di Articolo 21 »
Ricerca con Google
Web articolo21.info
 
 
Articolo 21 - Osservatorio TG
E se nei TG, magari "a targhe alterne", si parlasse anche di dissesto idrogeologico?
Condividi su Facebook Condividi su OKNOtizie Condividi su Del.icio.us.

di Osservatorio TG

E se nei TG, magari "a targhe alterne", si parlasse anche di dissesto idrogeologico?
  • L'OSSERVATORIO DEI TG DEL 2 MARZO 2011
  • ASCOLTA L'ANALISI DEI TG DEL 2 MARZO 2011              
  • ASCOLTA IL COMMENTO DEI TG DEL 2 MARZO 2011
  • LEGGI L'OSSERVATORIO DEI TG DEL 2 MARZO 2011 
  • Ieri l’Italia che si sgretola e mette paura come è accaduto a Messina ed In Calabria, è stata raccontata solo da alcuni telegiornali. In coda ed attraverso le immagini arrivate  dal web, come fosse la “normalità” . Oggi, ventiquattrore dopo e con sei morti per pioggia e frane, tutti i Tg, - tranne quello diretto da Enrico Mentana-  fanno ammenda. E’ così  titoli, servizi in apertura e collegamenti in diretta con gli inviati  in mezzo al fango delle Marche per TG3 e Studio Aperto, entrambi con tre servizi; due servizi ed inviato nel ravennate per il Tg5; due per il Tg1 ed altrettanti per il Tg4, il cui direttore solo oggi si accorge dei danni e dei morti, pur essendo sempre attento al meteo; secondo titolo e  tre servizi per il  Tg2. Ma la pioggia -che da nord a sud se cade più copiosamente devasta ed uccide- pur strappando titoli ed aperture, per nessun Tg diventa oggetto di approfondimento nella relazione causa-effetto: ossia il dissesto idrogeologico del nostro territorio.
    Il maltempo killer relega di spalla la Libia. Il nuovo messaggio tv in cui Gheddafi attacca l’ex amico  Berlusconi,  ricordando il baciamano ed  il  risarcimento post  coloniale, è apertura e servizio soltanto per il Tg La7. Un servizio a testa  per Tg3 e Tg2, blando accenno di attacco all’Italia nel Tg di Minzolini. Nessun problema sulla asse Roma-Tripoli, invece, per i tre Tg Mediaset. Così come, ad eccezione di una notizia nel Tg diretto da Bianca Berlinguer, la proposta di ieri del pdl sui conduttori a “targhe alterne” nei  talk show politici in casa Rai, nonostante ancora la polemica  impazzi, sparisce dalle scalette di Tg1 e Tg2. Noi torniamo sull’argomento nel nostro commento affidato stasera al presidente della FNSI  Roberto Natale.
    Per il resto la pagina politica  torna ricca e densa soprattutto nel Tg di Enrico Mentana con il voto sul federalismo, questione Bondi ed immancabile Ruby gate con servizio - lo fa anche il Tg3-  sulla conferenza stampa di Ruby a Vienna prima del valzer al ballo delle debuttanti.  Notizia che non interessa,notiamo, agli altri cinque Tg.
    Il caso Yara,  la morte di Daniel -e per Studio Aperto ancora gli aggiornamenti su Avetrana-  sono presenti massicciamente nei Tg Mediaset; due servizi per Tg1 e Tg2, uno per il Tg3 e nessuno per Mentana, che se stasera di maltempo non parla, trova lo spazio per un servizio sulla ripersa dell’attività giornalistica di Vittorio Feltri, dopo  tre mesi di stop disciplinare deciso dall’Ordine dei Giornalisti sul caso Boffo.
    Da un titolo di Studio Aperto apprendiamo che gli extraterrestri, che certamente sono tra noi,  miagolano; mentre dal Tg4, oltre a fare la conoscenza del macellaio del paese natio della promessa sposa, scopriamo che è Emilio Fede a tenere la lista degli invitati  -e forse anche quella di nozze- per i principi William e Kate.

     

    Il Commento di Roberto Natale, Presidente della Federazione nazionale della Stampa

    (Intervista di Alberto Baldazzi) 

    Roberto Natale, se fosse un gioco o una gag ci sarebbe da divertirsi. Ma lei come li vede i talk informativi a “targhe alterne”? 

    “So che questo tema si presta a far lavorare gli autori di satira, però io consiglierei di prendere sul serio lo spirito della proposta. Probabilmente anche questa, come quella della cosiddetta “ridondanza” , e dei temi che non potevano essere trattati se non a distanza di otto giorni, verrà accantonata, ma non dobbiamo farci distrarre da suo tono apparentemente ridicolo. Questa proposta serve ad impegnarci in discussioni su motivazioni e regole manifestamente inapplicabili per nascondere la forzatura che si sta portando sul sistema delle comunicazione ed in particolare sul servizio pubblico. Sono pochi giorni appena che è stato annunciato Ferrara in prima serata; la questione è già stata digerita ed adesso ci si trova a discutere se sia lecito o no il sistema delle “targhe alterne” – come è stato efficacemente ribattezzato- Ed intanto, però, il sistema della comunicazione, ed in particolare il sistema della comunicazione del cosiddetto servizio pubblico, fa ancora un passo avanti nel suo degrado”.

      Se volessimo spostare l’attenzione dai talk ai tg,  si potrebbe applicare la legge del contrappasso, e si potrebbe segnalare che Raiset, come ormai la chiamano tutti, fa 17 milioni di ascolti in prime time, mentre gli altri tre tg  arrivano solo ai 7. Anche su quello si potrebbe proporre un’ipotesi di compensazione? 

    “Assurdo, però logico. Se la logica dell’alternanza che pone il parlamentare Pdl Butti ha un senso, c’è davvero da applicarla anche ai telegiornali. Ed i dati, nella loro spietata nettezza, solo quelli che lei ricordava, ossia: la gran parte del sistema dell’informazione, tutt’altro che egemonizzata da Santoro e Floris , la gran parte dell’informazione quotidiana (cioè quella che va in onda 7 giorni sul 7 e non una volta alla settimana) ha un orientamento filogovernativo, e talvolta molto accentuatamente filogovernativo. Del resto nel documento Butti, sia nella prima versione sia in questa seconda che, in questo momento, prevede le cosiddette targhe alterne, è affermato in maniera serissima un principio molto, molto pericoloso: “L’informazione deve rispecchiare il volere della maggioranza degli italiani”; ovvero,  l’informazione deve uniformarsi, omologarsi ai risultati   delle elezioni. Questo è un principio ignobile, quale che sia il governo che ne verrebbe beneficiato. L’informazione non può e non deve avere il compito di rispecchiare i voleri della maggioranza. La legge istitutiva dell’ordine dei giornalisti in Italia dice “Noi giornalisti abbiamo l’obbligo di rispettare non le maggioranze o le minoranze, ma la verità sostanziale dei fatti. Questo è l’obbligo dei giornalisti”.  

    Dati  Auditel martedì 1 marzo 

    Tg1 - ore 13:30 4.955.000 26,14% ore 20:00 6.935.000 26,09%.
    Tg2 - ore 13:00 3.473.000 19,49% ore 20:30 3.026.000 10,59%.
    Tg3 - ore 19:00 2.843.000 14,33%.
    Tg5 - ore 13:00 4.514.000 25,07% ore 20:00 5.773.000 21,76%.
    Studio Aperto - ore 12:25 3.168.000 21,69% ore 18:30 1.689.000 10,02%.
    Tg4 - ore 19:00 1.240.000 6,15%.
    Tg La7 - ore 13:30 1.077.000 5,69% ore 20:00 2.387.000 8,94%.
     

    Fonte: www.tvblog.it


    Letto 6178 volte
    Notizie Correlate
    Audio/Video Correlati
    Dalla rete di Articolo 21