L’angoscia e lo sconcerto per la tragedia in Giappone riempiono le edizioni di prime time dei Tg, con ottime coperture da parte di quasi tutte le testate, tra i quali segnaliamo in modo particolare il tg1, il tg5 e il tg3 che hanno dedicato più della metà dell’intera edizione. Tg la 7 addirittura anticipa l’edizione serale con lo speciale condotto sempre da Mentana. Il tg2 addirittura dedica l’intera copertina, senza titoli, alle immagini sconvolgenti che arrivano dal Sol Levante.
Notiziario invece inevitabilmente compresso sugli altri temi della giornata. Presente su tutti Berlusconi da Bruxelles che definitivamente liquida l’ex amico Gheddafi, fino a far preoccupare Emilio Fede che si chiede se il premier abbia fatto bene o meno, tanto da mandare in onda la stessa dichiarazione due volte sottoponendola ad un fine esame filologico. Anche la politica, con la riforma della giustizia, rimane alta dei titoli di tutti i Tg, con il Tg1 che ospita il Ministro Alfano in studio, che ne illustra tutti i pregi. Sul tg3 e il Tg La 7 anche i possibili riflessi sui processi del premier.
Il deciso intervento di Draghi alla Bocconi, con la riaffermazione delle gravi infiltrazioni dell’economia criminale in Lombardia, è presente soltanto nei titoli del tg3, e con un servizio nel tg2. Se è vero, come è vero, che se ne occupano in pochi, dunque anche in questo caso, per molte testate vige la regola di buttare la polvere sotto il tappeto.
Tornando al terremoto, Studio Aperto forza la sua natura ed esordisce con un breve servizio sul sisma, per poi ritornare ai suoi classici standard e proporre in rapida successione ben tre servizi di cronaca criminale, quasi "auspicando" la pista della setta satanica per l’omicidio di Brembate.
La notizia che invece manca totalmente da tutte le testate, con l’eccezione del Tg3 che la mette nei titoli e alla quale dedica un ampio servizio, è la manifestazione in difesa della Costituzione, promossa da Articolo21, di cui parleremo più approfonditamente nel commento con Giuseppe Giulietti, portavoce dell’associazione. 
Studio Aperto non perde né il pelo né il vizio, ed in una giornata così particolare ci informa dei 82 tatuaggi del volto di Julia Roberts sul corpo di un fan, e delle essenze legate ai nomi delle dive.

"Naturalmente di alcuni si, di altri no, Ci sono reti che hanno oscurato questa iniziativa, che obbediscono solo al Padrone; hanno paura anche della parola "Costituzione", perché la Costituzione non piace al loro editore, e nascondono tutto. Poi ci sono tante altre persone per bene, radio, giornali e televisioni che ne stanno parlando. Comunque, possono oscurare quello che vogliono: qui è successo una cosa importante: tante donne e uomini, distinti e distanti politicamente, per la prima volta in Italia si ritroveranno sotto una bandiera tricolore di 50 metri, e con in mano la Costituzione. Sarà difficile abbattere questa Costituzione"

"E’ soltanto una tappa. Noi ci riconosciamo in quelli che prima di noi hanno fatto grandi iniziative per la Costituzione, la legalità ed il lavoro; saremo tutti assieme a Don Ciotti il 19 marzo con Libera; e poi saremo tutti con gli studenti per la manifestazione nazionale; e poi saremo tutti con la tavola della Pace, perché vogliamo dedicare ogni iniziativa anche ai giovani della Libia, dell’Iraq, dell’Egitto dell’Iran, a quelli che si battono per la loro libertà. E’ solo un a tappa di un lungo viaggio che si concluderà quando i molestatori della Costituzione e della democrazia se ne saranno andati"

" Che i veri conservatori sono quelli che vogliono conservare il potere nelle mani di pochissimi. Vogliono oscurare l’opinione pubblica; vogliono riportarci allo Statuto Albertino e anche prima. Noi non vogliamo difendere la Costituzione così com’è. Ma un conto è cambiare una Costituzione nelle parti che debbono essere aggiornate, un conto è abbattere la Costituzione e costruire una repubblica presidenziale a telecomando unificato. Contro questa ipotesi ci sdraieremo anche a terra.