di Osservatorio Tg
I Tg di martedì 12 aprile - Bisognava che Fukushima fosse dichiarata radioattiva e pericolosa come Cernobyl, perché il Giappone rientrasse nei titoli e nei servizi dei Tg italiani; fino alla nuova violenta scossa di alcuni giorni fa -avevamo notato- non se ne avevano notizie. Ma oggi che il governo giapponese ha certificato nero su bianco la catastrofe atomica, innalzando da 5 a 7 il livello di pericolosità radioattiva, anche i Tg di prime time ne sono stati contaminati. Per il Tg1 è l’apertura, terzo titolo per Tg2, Tg5 e Studio Aperto, quarto, prima del quotidiano titolo meteorologico nel Tg 4, quinto titolo e servizio per il Tg3 ed ultimo in quello di Enrico Mentana. Anche se abbiamo apprezzato l’autocritica del direttore del Tg La7 che, annunciando il sonoro su Fukushima, parla della distrazione dei mass media. “Anche la nostra - sottolinea- che fa dimenticare tragedie del genere”.
Ancora un volta - rileviamo però- come il disastro nucleare giapponese non diventi oggetto di approfondimento nell’informazione italiana. Nessun accenno alla moratoria del governo sulla costruzione di nuove centrali e neppure sul referendum del 12 giugno, quando, gli italiani dovranno decidere se tornare all’energia atomica o meno. E proprio dell’attenzione che l’informazione riserva ad un tema che riguarda la vita ed il futuro di tutti, ne parliamo nel commento con Giuseppe Onufrio, responsabile Campagne di Greenpeace Italia.
Per il resto nei trenta minuti dei Tg di stasera, spazio conteso e condiviso, per la politica anti europea di ieri del ministro Maroni -mitigata oggi dalle più concilianti dichiarazioni di Bossi- e dalla nuova maratona notturna tra tensioni ed ostruzionismo alla Camera sul processo breve; con ampio spazio nel Tg di Minzolini alle dichiarazioni in aula del ministro della Giustizia. Soltanto Tg3 e TgLa7, da studio, riportano una dichiarazione dell’ex ministro Castelli sugli immigrati “non possiamo sparargli, almeno ancora”.
Ed ancora solo Tg3, Tg1 e Tg5 titolano e dedicano un servizio al nuovo incidente mortale sul lavoro al petrolchimico di Cagliari, proprietà della famiglia Moratti.
Di una proposta di legge firmata dalla deputata Pdl, Gabriella Carlucci, per l’istituzione di una commissione di inchiesta sui libri di testo scolastici, secondo la ex soubrette “gettano fango su Berlusconi”, uncio ad occuparsene il Tg diretto da Bianca Berlinguer. Nessuno, invece, dà conto del richiamo dell’Agcom sulla messa in onda di video messaggi politici che, secondo l’Autority per le comunicazioni, nei Tg ci possono essere soltanto in casi eccezionali e di pubblica rilevanza. C’è da aspettarsi che adesso qualcuno dovrà cambiare strategia di comunicazione.
Mariella Magazù
Il Commento di Giuseppe Onufrio, responsabile campagne di Green Peace Italia
(Intervista di Luca Baldazzi)
Onufrio, da settimane Green Peace ha denunciato un livello di pericolosità per il disastro dei reattori di Fukushima molto più alto di quanto ammesso dalle autorità, ed oggi arriva la conferma del livello 7. Il governo giapponese e la Tepco hanno dimostrato solo incapacità, o c’è anche doppiezza?
“Ma, non saprei. Sembra che tutto stia procedendo con grande lentezza. Noi avevamo commissionato un rapporto il 26 marzo e pubblicato questa stima. L’incidente di Cernobyl è sicuramente peggiore di questo per quanto fino ad oggi è successo, però per come è graduata la scala Ines anche questo incidente può essere classificato come livello 7. Quello che noi ora chiediamo è l’evacuazione dell’intera area urbana di Fukushima, cioè un milione di persone, perché abbiamo visto che i livelli di radioattività sono pericolosi anche oltre i 20 chilometri; abbiamo visto situazioni a quaranta chilometri o più in cui la dose massima ammessa per la popolazione si prende in pochi giorni”.
Analizzando i Tg di prime time, abbiamo notato come, prima della scossa di giovedì scorso, l’allarme nucleare fosse completamente scomparso per un intera settimana, sia dai titoli che dai servizi. Di che si tratta? Abbiamo un’informazione distratta che guarda ma non vede, o piuttosto che non vuole vedere?
“Non lo so. Certo le altre questioni hanno preso l’agenda. C’è stata sicuramente prima di Fukushima una campagna, anche molto costosa, che ha portato molti media a parlare bene del nucleare. Sicuramente quindi c’è una buona parte dell’informazione che ha spalleggiato e supportato il progetto di una lobby, piccola ma molto potente, con interessi molto localizzati, che hanno condizionato. Secondo me Fukushina ha un po’ rotto questo silenzio. Certo, il tentativo di normalizzare la situazione esiste, e poi ci sono dei meccanismi che sono propri della comunicazione: l’allarme non può essere protratto per troppo tempo perché questo poi produce un’assuefazione. C’è secondo me quindi un problema legato proprio alla logica della comunicazione”.
Fra due mesi il voto del referendum: come si orienterà, secondo lei, l’opinione pubblica italiana dopo la “mossa” del governo sulla moratoria?
“Io credo che la moratoria sia conosciuta da poche persone. Il problema è che anche il referendum è conosciuto da pochi. Io penso che su questo tema gli italiani andranno a votare. Il problema che ha tutto il comitato e tutto il movimento che è favorevole al Sì al referendum è semplicemente quello di far sapere che il 12 e 13 di giugno si vota. Dopodiché, noi abbiamo visto nei sondaggi di opinione, già prima di Fukushima, avevamo una maggioranza contraria. Ora questa maggioranza è schiacciante”.
Dati Auditel di lunedì 11 aprile 2011
Tg1 - ore 13:30 4.251.000 24,98%ore 20:00 5.548.000 23,54%.
Tg2 - ore 13:00 3.105.000 19,82% ore 20:30 3.003.000 11,11%.
Tg3 - ore 19:00 2.013.000 14,11%.
Tg5 - ore 13:00 3.738.000 23,52% ore 20:00 4.615.000 19,44%.
Studio Aperto - ore 12:25 2.474.000 19,68% ore 18:30 1.056.000 9,61%.
Tg4 - ore 19:00 885.000 6,07%.
Tg La7 - ore 13:30 926.000 5,44% ore 20:00 2.477.000 10,31%.
Fonte: www.tvblog.it