di Osservatorio Tg
I Tg di martedì 19 aprile 2011- Due Tg su sette aprono sulla capriola del governo sul nucleare, mentre il Tg1 e Tg2 privilegiano i nuovi sbarchi a Lampedusa; Studio Aperto incastona la notizia tra due titoli di cronaca criminale, e il Tg4 ne parla dopo 24 minuti con poche, confuse parole del Direttore. Per Tg La7 e Tg3 la lettura della decisione del governo è diretta: andare incontro ai sondaggi massicciamente antinucleari, e boicottare per il 12 e 13 giugno il quorum sui tre quesiti, con particolare attenzione a quello più preoccupante per il premier, ovvero il legittimo impedimento. Le altre testate fungono da notai e si astengono da qualsiasi commento ed analisi. Ne abbiamo parlato con Vittorio Cogliati Dezza, Presidente di Legambiente, che ci ha illustrato il misto di soddisfazione e di persistenti preoccupazioni che riguardano l’assenza di politiche energetiche ma anche il destino del referendum sull’acqua pubblica .
Tg5, Tg1 e Tg4 enfatizzano la resipiscenza di Lassini che “si pente” dei manifesti contro la Procura di Milano. Il ragazzo ha sbagliato, niente di più. L’intervento della seconda carica dello Stato, che ha espresso solidarietà alla ANM, è presentato come un fatto scontato, quasi banale. L’indirizzo giusto per tentare di capire cosa succede all’interno del Pdl nazionale e milanese è, ancora una volta, quello di Bianca Berlinguer e di Mentana che riprende anche le polemiche suscitate dall’intervento critico verso il premier di Stefania Craxi
L’abbinata Tg La7 – Tg3 è valida anche per la notizia ed i commenti sulla presa di posizione della Confindustria contro l’assenza della politica governativa sullo sviluppo; gli altri glissano ma – si sa - siamo in campagna elettorale e bisogna serrare le fila.
Per il resto segnaliamo un interessante servizio del Tg1 che anticipa il primo anniversario della marea nera, per cadere poi con un servizio sui regnanti più amati dalle folle.
Un alieno al giorno toglie la lucidità di torno : in questa campagna Studio Aperto “non lo batte nessuno”, e così anche stasera titolo e ampio servizio. Infine, le preoccupazioni di Emilio Fede per la salute dei suoi teleutenti sono note: allergie, insonnie, malattie di stagione. Oggi il Direttore del TG4 si preoccupa di allertare i clienti di una prostituta attiva fra Treviso e Mestre, portatrice del bacillo della tubercolosi.
Lorenzo Coletta
Il Commento di Vittorio Cogliati Dezza, Presidente di Legambiente
(Intervista di Alberto Baldazzi)
Cogliati Dezza, dunque il nucleare non c’è più: una grande vittoria per i movimenti ambientalisti ed i cittadini italiani. Soddisfazione?
“Sì, ma con qualche prudenza. Fino ad adesso abbiamo visto una politica altalenante in questo settore e, in generale, in quello energetico. Se davvero l’emendamento contiene la fotocopia del quesito referendario significa non soltanto cancellare questo referendum, ma proprio cancellare tutto: ripartiamo dalla situazione italiana del 1987, quella dopo il precedente referendum. Diciamo che il governo si è lasciato una via di fuga perché si impegna a fare un piano energetico nazionale da qui ad un anno dopo che verranno fatti anche gli stress-test delle centrali nucleari in Europa, in cui potrebbe anche rientrare in campo, in linea puramente teorica, il nucleare. Ma mi sembra che il combinato disposto delle dichiarazioni di Tremonti oggi, che di nuovo parla di debito nucleare e di investimento pubblico sulle rinnovabili, e l’avvicinarsi delle elezioni politiche fanno si che, per questa legislatura, la questione nucleare è chiusa”.
Se mi permette una battuta si ha l’impressione che il governo, obtorto collo, visti i sondaggi e le opinioni degli italiani, abbia deciso di non perdere … ma potremmo anche dire, scherzando fino ad un certo punto, che Berlusconi ed il suo governo sarebbe disposto, pur di rimanere in sella , a decretare la nascita dei soviet in Italia pur di, per esempio, allontanare la posizione degli italiani sul legittimo impedimento.
“Sì. Diciamo pure che la vera chiave di lettura è che il referendum sul nucleare avrebbe, con tutta probabilità, trascinato il quorum, e quindi avrebbe garantito il quorum per gli altri referendum, in particolare quelle sul legittimo impedimento, che è quello che preoccupa maggiormente il presidente del Consiglio”.
Rimane però un problema aperto: quello legato al quorum o al non quorum legato all’acqua pubblica, e quindi del terzo referendum a cui Legambiente, come tanti segmenti della società italiani, tiene in modo particolare. Lì si rischia.
“Secondo me sì. Paradossalmente, anche sull’acqua pubblica c’è (come sul nucleare) un grandissimo schieramento d’interesse e di percezione di volersi tener l’acqua come un bene comune, e quindi a gestione pubblica. Manca forse quella dimensione di emotività, di timore e di paura che gli eventi di Fukushima hanno riattizzato in Italia, e rispetto a questo la data del referendum di metà giugno, il fatto che ci troviamo di fronte alla terza occasione per andare a votare nell’arco di un mese dopo le amministrative rendono il perseguimento del quorum più complicato. Noi ci auguriamo che la trasversalità politica che c’è per questo referendum sull’acqua pubblica, in cui ci sono moltissime amministrazioni, anche della Lega nord, che sono assolutamente contrarie all’obbligatorietà della privatizzazione, comunque possa garantire la partecipazione ed il quorum. Sicuramente noi lavoreremo in questa direzione, ma certo non è facile”.
Dati Auditel di lunedì 18 aprile 2011
Tg1 - ore 13:30 3.913.000 23,41% ore 20:00 5.500.000 24,03%.
Tg2 - ore 13:00 2.899.000 18,74% ore 20:30 2.644.000 9,98%.
Tg3 - ore 19:00 1.976.000 14,19%.
Tg5 - ore 13:00 3.901.000 24,90% ore 20:00 4.389.000 19,12%.
Studio Aperto - ore 12:25 2.460.000 19,90% ore 18:30 875.000 8,23%.
Tg4 - ore 19:00 763.000 5,37%.
Tg La7 - ore 13:30 833.000 4,96% ore 20:00 2.501.000 10,76%.
Fonte: www.tvblog.it