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Ceroni come Paniz? Molti Tg ignorano l'ennesimo attentato alla Carta
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di Osservatorio Tg

Ceroni come Paniz? Molti Tg ignorano l'ennesimo attentato alla Carta Solo un mese fa il ministro Alfano sconfessò l’emendamento Paniz sulla prescrizione breve per gli ultra sessantacinquenni incensurati: sappiamo come è finita. Oggi il Pdl si dissocia dall’iniziativa di Ceroni che attacca gli equilibri costituzionali tra Parlamento, Colle e Consulta. Come finirà? Molti Tg attendono la “linea”, e così Tg1, TG4 e Studio Aperto preferiscono ignorare la proposta di legge che cambierebbe il primo articolo della Costituzione. Primo titolo, invece, per Tg2, secondo per Tg3 e Tg La 7; niente titolo ma servizio per il Tg5. La testata diretta da Minzolini – il primo Tg italiano, anzi europeo per ascolti - era forse “ imbarazzata”, indisposta?. Nel gioco classico degli uomini di Berlusconi che hanno imparato dal Capo a lanciare il sasso “per vedere di nascosto l’effetto che fa”, si massacra la Costituzione, con l’obiettivo di consegnare il Paese alla dittatura di una maggioranza tenuta su con le spille da balia dei “responsabili “ - che stanno per passare all’incasso- e da una legge elettorale che grida vendetta. Nel commento abbiamo sentito il magistrato ed ex senatore Domenico Gallo.

Il gioco delle tre carte sul nucleare è stato chiuso con la “puntata” odierna in Senato del Ministro Romani; oggi come ieri Tg3 e Tg La 7 tentano di spiegare cosa c’è dietro, mentre gli altri utilizzano uno stile da lancio di agenzia. Fa eccezione il Tg5 che fa ascoltare la “lettura “ di Anna Finocchiaro.

Studio Aperto oggi batte se stesso, e presenta 4 titoli di cronaca criminale e 2 di gossip; in compenso ci risparmia il quotidiano titolo sugli alieni, anche perché nell’dizione di pranzo si era già diffuso sulle rilevazioni secondo le quali J.F. Kennedy sarebbe stato ucciso per la sua intenzione di aprile gli x-files sugli ufo.

Il Tg1 ci sorprende: titolo e servizio sulla ricerca in Italia – la sesta nel mondo per qualità -, anche se i nostri scienziati sono pagati
poco. Bisogna ammettere che si fa sentire la mano della ministra Gelmini!
Alberto Baldazzi   


                                              Il Commento di Domenico Gallo, magistrato
                                                        (Intervista di Lorenzo Coletta)


Dottor Gallo, senza essere dei “pozzi” di scienza di diritto costituzionale, a noi sembra che l’ultima proposta del giorno del Pdl scardini completamente l’equilibrio dei poteri tipico di uno stato liberale e democratico…


Certo, questa proposta scardina uno dei pilastri della Costituzione: il principio democratico, e si tratta di un principio inviolabile. I princìpi fondamentali della Costituzione sono inviolabili. Qui si è passati a un crescendo: prima si voleva cambiare- si sta cambiandola seconda parte della Costituzione e adesso si vuole cambiare la prima parte, quella dei princìpi fondamentali, il che è eversivo già come proposta, perché praticamente sono i “connotati” della democrazia che vengono rimessi in gioco. Mi spiego meglio: chi ha fatto questa proposta sostiene: “ Il Parlamento è sovrano, gerarchicamente viene prima degli altri organi costituzionali, come Magistratura, Consulta e Presidenza della Repubblica”. Ecco, questa è una bestialità perché una cosa sono i poteri di indirizzo politico, nell’ambito
dei quali il Parlamento è sovrano, una cosa sono le istituzioni di garanzia, che intervengono per regolare che i poteri siano esercitati nel rispetto dei limiti propri del sistema, in particolare il rispetto fondamentale è quello della Costituzione. Quindi, se c’è una Costituzione rigida il Parlamento non può essere padrone della Costituzione, ma dev’essere sottoposto a quei meccanismi che rendono la Costituzione rigida, quindi alla verifica del controllo di legalità costituzionale del suo operato, che viene effettuato in via principale dalla Corte Costituzionale e, in via secondaria, molto più blanda, dal Presidente della Repubblica.

Lei,  oltre che magistrato, è stato anche senatore della Repubblica, e può darci un’impressione diretta da due dei tre fronti del bilanciamento dei poteri. C’è proprio bisogno di modificare gli equilibri esistenti?

Beh, assolutamente no. In realtà questa proposta mira a instaurare una sorta di “dittatura della maggioranza” , quindi si oppone radicalmente, contrasta il modello della democrazia costituzionale nel quale non c’è l’assolutezza del potere che origina dal popolo, ma il potere che origina dal popolo si esercita nel quadro della Costituzione, nel quadro del bilanciamento dei poteri, e quindi con i limiti che sono propri di ogni ordinamento democratico in cui nessun potere, nessuna funzione può prevalere e trasformarsi in potere assoluto. Quindi nell’architettura costituzionale la centralità del Parlamento è una difesa rispetto al potere esecutivo.


Dati Auditel di martedì 19 aprile 2011

Tg1 - ore 13:30 3.782.000 23,51% ore 20:00 5.200.000 23,49%.

Tg2 - ore 13:00 2.814.000 18,74% ore 20:30 3.319.000 12,58%.

Tg3 - ore 19:00 2.091.000 14,75%.

Tg5 - ore 13:00 3.651.000 24,01% ore 20:00 4.544.000 20,23%.

Studio Aperto - ore 12:25 2.251.000 18,83% ore 18:30 976.000 8,89%.

Tg4 - ore 19:00 868.000 6,00%.

Tg La7 - ore 13:30 818.000 5,07% ore 20:00 2.268.000 10,04%

Fonte: www.tvblog.it


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