di Padre Paolo Latorre*
Questa mattina un sms curioso è stata fonte di preghiera e di confessione di fede e di immersione dentro quella che è la complicata situazione di Korogocho nel complicato contesto del Kenya di questo tempo. Il testo dell’sms diceva: “buongiorno, se hai il numero di cellulare di Gesù chiamalo e avvertilo di non andare a Gerusalemme perchè qualcuno sta complottando di farlo fuori, io non ho credito per chiamarlo, avvertilo mi dispiacerebbe che un uomo così faccia una brutta fine! Buona Pasqua”. Ovviamente un sms di una persona della comunità che voleva farmi degli auguri in maniera originale. E ci è riuscita perchè il testo dell’sms mi ha portato a dare senso a quello che significa per noi la Pasqua la cui strada passa dal Venerdì Santo. È il desiderio di molti vivere la gioia della risurrezione senza passare per la fatica del dare la vita per quella GIOIA, che è una GIOIA che si espande come una macchia d’olio e che nessuno può fermare perché la sua natura è entrare dappertutto per essere donata!!
Sento che molti sono alla ricerca di una formula di vita di gioia che comporti poca fatica, proprio come la massimalizzazione dei profitti con poco impiego di costi che è la formula pazza del capitalismo selvaggio che ha sfondato il capolinea e che va aprendosi la strada, convincendo che è ancora la formula migliore sul mercato, facendo solchi che nel mentre creano possibilità per alcuni (pochi) distruggono lo spazio di vita di molti che già fanno fatica nel vivere.
Il dio denaro, il mercato, che è la sua corte, si impone, proprio come ogni dittatore che la storia ha conosciuto e continua a conoscere. Mentre il Dio di Gesù propone, invita, offre un cammino di vita che ha come meta la GIOIA e la VITA ben vissuta, ma senza calpestare quella altrui. L’inclusività del Vangelo è sorprendente. Il desiderio di Dio di condividere la sua Vita con la nostra, di essere con noi anche nella fatica, soprattutto quando tutto è dichiarato perduto, senza bellezza, senza attrazione ne interesse...proprio in questo momento Dio si fa VIVO e costituisce la svolta inaspettata che da vita e coraggio per guardare oltre la sofferenza dopo averle dato un senso.
Questi sono gli auguri che sento di fare a tutti voi. Dopo un lungo periodo di silenzio e coinvolgimento nelle tante situazioni di vita che sono / siamo chiamati a vivere in queste latitudini, tra queste lamiere dove il volto di Dio è da scoprire come ha fatto la Veronica asciugando il volto di Gesù dal sangue, dalla fatica e dalla tristezza del cammino.
Se avete il numero di Gesù passatemelo vorrei dargli coraggio nella scelta che ha fatto di andare a Gerusalemme, anche se non ho capito a fondo il perché di questa scelta, la condivido e mi aggrappo alla Croce che ci porta alla Resurrezione.
*missionario comboniano