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In barba all'Agcom i TG esegeti del Berlusconi-pensiero
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di Osservatorio TG

In barba all'Agcom i TG esegeti del Berlusconi-pensiero

ASCOLTA L'OSSERVATORIO DEI TG DEL 10 MAGGIO 2011
ASCOLTA L'ANALISI DEI TG DEL 10 MAGGIO 2011
ASCOLTA IL COMMENTO DEI TG DEL 10 MAGGIO 2011

LEGGI L'OSSERVATORIO DEI TG DEL 10 MAGGIO 2011

I Tg di martedì 10 maggio 2011 - La sorte di Gheddafi e la sua possibile uccisione ad opera dei bombardamenti Nato su Tripoli, campeggiano  su  tutte le testate fin dai titoli. Ma il clou per tutti rimane sempre “Lui”. Seguire da così tanto tempo i tg di prime time  tutte le sere, ingenera oltre che una significativa nevrosi, diversi episodi di intossicazione.

Prima fra tutte , l’intossicazione da  Berlusconi. Una intossicazione che crea anche dipendenza, visto che quasi tutte le testate – al contempo vittime e carnefici – continuano ad occuparsi quasi solo di Lui, malgrado le censure dell’Agcom che anche oggi ha comminato multe al Tg 1 e richiesto improbabili riequilibri nei tre giorni di campagna elettorale che rimangono. A leggere il testo integrale della censura, non si può non notare che l’Authority si esprima contro voglia, tardivamente e quasi scusandosi preventivamente.

Enrico Mentana nell’anteprima del Tg preannuncia che sarà costretto ad occuparsi, appunto, di Berlusconi; la “vendetta” professionale consiste nell' informare gli ascoltatori che nel TG La 7 non saranno presenti gli sviluppi – veri  o presunti – dell’omicidio Melania e le dicerie sul terremoto atteso a Roma per domani.  Nel commento proponiamo da Repubblica.it l’accorato intervento del Direttore Ezio Mauro, anche esso incentrato sulla presenza parossistica del Premier nello specchio  deformato della comunicazione.

Dato che non tutte le ciambelle vengono con il buco, Tg 1 e Tg 5 hanno da stasera abbandonato la campagna “Napoli pulita- Terzo miracolo di Berlusconi”, lasciando al Tg 3 e al Tg 2 il compito di spiegare perché non poteva funzionare.
Anche stasera, infine,  13/14 milioni di teleutenti hanno potuto pascersi delle abbondanti porzioni a base di William e Kate, gentilmente offerte da Tg 1, Tg 5 e Studio Aperto.
Alberto Baldazzi


 Il Commento di Ezio Mauro, da Repubblica.it

“Il giornale di oggi segna probabilmente il limite che abbiamo raggiunto, ed il pezzo di Merlo in qualche modo lo certifica. Naturalmente questo è il nostro punto di vista, e ci sarà sicuramente qualcuno che non è d’accordo con noi. Qui siamo davanti ad una delle massime autorità del nostro Stato, il Presidente del Consiglio, che denuncia la magistratura come un associazione a delinquere; che stabilisce che ci sarà una commissione d’inchiesta parlamentare, che il Parlamento indaghi sui giudici di Milano, e così trasforma la sua necessità privata di difesa in una questione di Stato, coinvolgenti il Parlamento in un atteggiamento strumentale e servile e strumentale al suo servizio; e poi usa ancora quel termine, “cancro”: bisogna dirgli che non si può andare avanti così, che la deve smettere in qualche modo.

Poi naturalmente ci sono gli oltranzisti, quelli che giustificano il loro ruolo soltanto andando oltre le ossessioni del Presidente del Consiglio, che hanno addirittura identificato nella Boccassini il nemico personale, ed hanno detto che “Lei è una metastasi”. Siamo quindi arrivati alla demonizzazioni fisica e corporale  delle persone specifiche, e quindi degli individui, da parte di soggetti che si definiscono liberali ed  impersonano un cosiddetto “Partito dell’Amore”. 

Ma non è questa la cosa più grave: la cosa più grave è che lui è il presidente del Consiglio italiano, il nostro capo del governo ed anche di coloro che non lo hanno votato.  È una persona che, secondo la Costituzione, deve garantire il decoro delle istituzioni italiane. Ha ragione Merlo a domandarsi: “Ma i tanti galantuomini, che in qualche modo hanno creduto in lui, davanti ad una situazione di questo genere perché non reagiscono? Perché non gli dicono che certe cose non si possono pensare?  Non si possono dire in democrazia? 

Ad esempio la nettissima contrapposizione con il capo dello Stato, che ieri era anche visibile fisicamente, ed è chiaro che il capo dello Stato si sta assumendo, nella pavidità che percorre anche quella che dovrebbe essere l’intercapedine liberare di questo paese; nel mondo intellettuale ed anche nel mondo istituzionale si sta assumendo il compito di dire “No, non è così”; di fare un richiamo alla realtà, ai doveri delle nostre istituzioni.

Questo contrappone sempre più impropriamente il capo dello Stato, che svolge soltanto il suo compito, al capo del Governo, che non svolge solo il suo compito ma va molto oltre.  Oggi se ne vedono gli effetti con gli attacchi –e non è la prima volta che accadono- proprio da parte degli organismi più intimi del Presidente del Consiglio. Si vedono gli attacchi, le irrisioni fatte al Presidente della Repubblica. Di questo bisogna essere consapevoli e noi, per la nostra parte, semplicemente diciamo che questo non è accettabile e che così non si può andare avanti”.


Dati auditel di lunedì 9 maggio 2011

Tg1 - ore 13:30 4.128.000 23.42% ore 20:00 6.010.000 25.69%.
Tg2 - ore 13:00 3.128.000 19.58% ore 20:30 2.815.000 10.75%.
Tg3 - ore 19:00 2.236.000 14.57%.
Tg5 - ore 13:00 3.824.000 23.59% ore 20:00 5.062.000 21.60%.
Studio Aperto - ore 12:25 2.606.000 20.25% ore 18:30 1.226.000 10.16%.
Tg4 - ore 19:00 1.018 6.57%.
Tg La7 - ore 13:30 522.000 9.21%ore 20:00 2.063.000 8.72%.

Fonte: www.Tvblog.it


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