Articolo 21 - CULTURA
L’Aquila “Volta la carta” per riportare al centro dell’interesse la ricostruzione culturale
di Stefania Pezzopane
Dal 25 ed il 29 maggio 2011 a L’Aquila, città di cultura dalle antiche radici fieristiche, nello splendido scenario di un’antica Cartiera ristrutturata, si terrà “Volta la carta”, la Fiera dell’Editoria Indipendente, cui il Comune dell’Aquila da il suo patrocinio. Cinque giornate di approfondimenti, tavole rotonde, presentazioni di libri con la partecipazione degli autori, conferenze, reading, musica dal vivo e pittura per riportare L’Aquila al centro dell’interesse del mondo culturale, con grandi nomi del mondo letterario ed accademico, che hanno raccolto la sfida.
Una piccola casa editrice dell'Aquila, l'Arkhé, si è messa in gioco, in un momento estremamente difficile per la piccola imprenditoria, ed è riuscita a mettere a frutto l'esperienza maturata nel periodo successivo al terremoto del 2009, quando il bisogno di raccontare e di raccontarsi ha creato un vero e proprio epicentro narrativo. In occasione della promozione delle sue pubblicazioni, la redazione, composta da giovani amanti della lettura avventuratisi nel mondo dell’editoria, ha stretto rapporti con gli addetti ai lavori dell'editoria indipendente ed ha avuto occasione di mostrare un volto sconosciuto dell'Aquila, quello tenacemente legato alle sue radici culturali.
L'appuntamento, che, assumerà carattere annuale, vanta fin dalla prima edizione partners come il Salone del Libro di Torino - il cui presidente Rolando Picchioni sarà ospite della giornata di chiusura per discutere sulla ricostruzione delle reti della socialità all'Aquila-, la Scuola Holden di Alessandro Baricco - rappresentata dallo scrittore e docente della stessa scuola, Emiliano Poddi, in qualità di presidente della giuria del Premio Letterario Volta la carta - e la Fondazione Fabrizio De André onlus, che da subito ha sposato l'idea con entusiasmo, grazie anche alla generosità della Casa Editrice Musicale Ricordi, mettendo a disposizione il titolo della famosa canzone che tanto bene si presta al messaggio che impronta di sé il progetto: Volta la carta perché è il gesto tipico di chi legge sfogliando pagine, Volta la carta perché tutti in città hanno davvero bisogno di ricominciare da capo voltando pagina Volta la carta perché la fiera si terrà in una cartiera.
Gli organizzatori hanno voluto che la manifestazione diventasse una vetrina anche per l'eccellenza dell'artigianato locale, che per l’occasione hanno lavorato sull’idea del “giglio della speranza”. I gigli di ferro battuto, presenti sulle facciate di alcuni palazzi aquilani, rappresentano un segno di speranza, in quanto indicavano quelli che avevano resistito al sisma del 1703.
*Assessore Cultura L’Aquila
Una piccola casa editrice dell'Aquila, l'Arkhé, si è messa in gioco, in un momento estremamente difficile per la piccola imprenditoria, ed è riuscita a mettere a frutto l'esperienza maturata nel periodo successivo al terremoto del 2009, quando il bisogno di raccontare e di raccontarsi ha creato un vero e proprio epicentro narrativo. In occasione della promozione delle sue pubblicazioni, la redazione, composta da giovani amanti della lettura avventuratisi nel mondo dell’editoria, ha stretto rapporti con gli addetti ai lavori dell'editoria indipendente ed ha avuto occasione di mostrare un volto sconosciuto dell'Aquila, quello tenacemente legato alle sue radici culturali.
L'appuntamento, che, assumerà carattere annuale, vanta fin dalla prima edizione partners come il Salone del Libro di Torino - il cui presidente Rolando Picchioni sarà ospite della giornata di chiusura per discutere sulla ricostruzione delle reti della socialità all'Aquila-, la Scuola Holden di Alessandro Baricco - rappresentata dallo scrittore e docente della stessa scuola, Emiliano Poddi, in qualità di presidente della giuria del Premio Letterario Volta la carta - e la Fondazione Fabrizio De André onlus, che da subito ha sposato l'idea con entusiasmo, grazie anche alla generosità della Casa Editrice Musicale Ricordi, mettendo a disposizione il titolo della famosa canzone che tanto bene si presta al messaggio che impronta di sé il progetto: Volta la carta perché è il gesto tipico di chi legge sfogliando pagine, Volta la carta perché tutti in città hanno davvero bisogno di ricominciare da capo voltando pagina Volta la carta perché la fiera si terrà in una cartiera.
Gli organizzatori hanno voluto che la manifestazione diventasse una vetrina anche per l'eccellenza dell'artigianato locale, che per l’occasione hanno lavorato sull’idea del “giglio della speranza”. I gigli di ferro battuto, presenti sulle facciate di alcuni palazzi aquilani, rappresentano un segno di speranza, in quanto indicavano quelli che avevano resistito al sisma del 1703.
*Assessore Cultura L’Aquila
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