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Il cambio di maglia di Santoro intriga i Tg
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di Osservatorio TG

Il cambio di maglia di Santoro intriga i Tg

 

ASCOLTA L'OSSERVATORIO DEI TG DEL 6 GIUGNO 2011
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I Tg di lunedì 6 giugno 2011 - Siamo al cortocircuito: l’informazione, con le polemiche che l’accompagnano, le distrazioni di massa che soprattutto i Tg orchestrano, gli squilibri notati tardivamente e i riequilibri  ancor più tardivamente imposti dall’ Agcom, i comizi travestiti da interviste. Questa sera nei Tg di prime time l’informazione si lancia sul divorzio Santoro– Rai;  con finta  asetticità  – è il caso del Tg 1 con notizia da studio-,  con ironia parlando di “amore e soldi”, come ha fatto Emilio Fede; con una punta di veleno per il Tg 5 che fa riascoltare la performance di Bella ciao; ma soprattutto con atteggiamento ambivalente da parte del TG  di Mentana, la cui rete probabilmente accoglierà lo staff di Santoro dalla prossima stagione. Ambivalente, perché il miracolo compiuto da La 7 negli ultimi nove mesi fino ad ora ha un solo autore, mentre da settembre si assisterà ad una forte concorrenza interna.

Tutti i Tg,  a cinque giorni dalla conclusione della campagna referendaria, hanno finalmente qualche servizio sul voto del 12 e 13 giugno.  Il Tg 2 riporta in apertura la posizione del nuovo Presidente della Consulta che si è “sbilanciato” sul verdetto della Corte atteso per domani sul ricorso del Governo.  Qualcuno – è il caso sempre del Tg 2,  del Tg 1 e del Tg 3 -   riprende la posizione di  Napolitano che “farà suo  dovere di elettore” andando a votare, mentre la bella e intensa lettera dell’inquilino del Quirinale sui drammi dell’immigrazione pubblicata oggi dal Corriere, è ripresa solo dal Tg diretto da Bianca Berlinguer. Ma tornando per un attimo al referendum e “incrociando le dita” sulla sentenza della Consulta di domani e sull’esito della consultazione del 12 e del 13 è interessante approfondire – cosa che i Tg non fanno – cosa si sta muovendo negli ambienti del governo, dove si parla di un’eventuale “piano B”, nel commento ne parliamo con Angelo Bonelli, Presidente della Federazione dei Verdi.


Calciopoli – abituiamoci all’idea del tormentone - , è nei titoli di tutte le testate, così come il batterio killer presente per tutti tranne Studio Aperto che preferisce aprire - indovinate un po’ – con il caso Sarah Scazzi.
Tutti abbiamo bisogno di certezze, magari “varie ed eventuali “ ma comunque granitiche. Il Tg 1 fa alla bisogna, riproponendoci un decisivo titolo su William e Kate che si son visti regalare casa dalla Regina: la stessa occupata da Lady Diana tornata “single”.

Lorenzo Coletta


Il Commento di Angelo Bonelli, Presidente della Federazione dei Verdi
(Intervista di Alberto Baldazzi)

Mentre tutti aspettiamo con ansia ma non con grandissima trepidazione il responso della Corte Costituzionale sul reclamo fatto dal governo nei confronti del referendum sul nucleare, i Verdi hanno pubblicato un dossier da cui si ricava qualcosa di scontato ma che è bene mettere in evidenza: dietro e dentro questa vicenda ci sono lobbies che insistono e che negli ultimi anni hanno guidato anche in maniera contraddittoria l’attività del nostro governo. Esce fuori un caso americano, legato all’Ansaldo, che si contrapporrebbe alla vicenda che ha visto i francesi prescelti dal nostro governo, quindi un piano B per il nucleare che potrebbe scattare nel caso in cui non vincesse il referendum.

“Quello che il governo ha fatto, dopo Fukushima, con un capofila come il Ministro degli Esteri Frattini, è il ridisegnare le alleanze strategico industriali nel campo dell’energia nucleare. Quando Berlusconi concluse l’accordo con Sarkozy,lo concluse con l’ETS – la società di produzione di energia elettrica francese – ma con la società sempre francese che produce i reattori Epr. Questo è noto e provocò una reazione molto irritata degli americani, irritazioni documentate nei famosi cables di Wikileaks e subito dopo l’incidente di Fukushima, lo stesso Veronesi diceva che si doveva guardare ad altre tecnologie nucleari, ad esempio i mini reattori. Ebbene, chi produce i mini reattori? Il capofila del consorzio Iris nella produzione di minireattori nucleari da 350 mega-watt è proprio l’americana Westinghouse, che pochi mesi fa ha acquisito parti consistenti dell’Ansaldo energia e Ansaldo nucleare. Il Ministro Frattini, alcuni giorni dopo, nei primi giorni di aprile a Washington, è stato invitato presso l’ambasciata italiana a presenziare ad un convegno organizzato proprio dalla Westinghouse sul futuro delle politiche nucleari. Col governo si sta tentando – secondo noi si è proprio chiuso un cerchio – nel ritrovare un equilibrio tra i diversi pesi economico industriali che producono reattori nucleari.”

Quindi, referendum o non referendum, il governo dimostra che in questi anni, in questi mesi ma anche in questi giorni continua con la strada del nucleare, che sia piano A o piano B a seconda di come lo si voglia definire.

“Ci sono tantissimi interessi economici che girano attorno al nucleare. Non è un caso che il Ministro Scajola ed il direttore generale del Ministero dello sviluppo economico siano stati premiati con la Legion d’Onore proprio da Sarkozy, per aver avuto i meriti di aver riportato il nucleare in Italia. I francesi son contenti perché venderanno i reattori Epr in Italia – ci sono tanti interessi economici – e sono proprio questi interessi che stanno condizionando pesantemente la politica in Italia. Noi Verdi riteniamo che dietro l’accanimento del governo ci sia solo questo grande gioco d’interessi economici.”



Dati Auditel di domenica 5 giugno 2011

Tg1 - ore 13:30 4.679.000 24,81% ore 20:00 4.858.000 22,62%.
Tg2 - ore 13:00 3.244.000 18,06% ore 20:30 2.787.000 11,75%.
Tg3 - ore 19:00 2.189.000 13,55%.
Tg5 - ore 13:00 3.892.000 21,37% ore 20:00 4.784.000 22,19%.
Studio Aperto - ore 12:25 1.218.000 11,29% ore 18:30 2.020.000 14,63%.
Tg4 - ore 19:00 950.000 5,94%.
Tg La7 - ore 13:30 952.000 5,05% ore 20:00 1.844.000 8,55%.

Fonte: www.tvblog.it


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