ASCOLTA L'OSSERVATORIO DEI TG DEL 13 GIUGNO 2011
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I Tg di lunedì 13 giugno - L’entusiasmante giornata referendaria ha prodotto, oltre agli speciali e alle dirette pomeridiane, edizioni serali dei Tg alquanto dimesse. Se Tg La 7  ha dedicato circa 22 minuti a risultati, percentuali e commenti; se il Tg 3  alle 19 lo ha anticipato più o meno con analoga ampiezza,  Il  Tg 5  apre e chiude in 11 minuti, il Tg 2 in 10 minuti;  il  Tg 1 ha fatto in modo di “cavarsela” con poco più di 6. Non è nostro compito  usare o abusare del bilancino di precisione, ma à evidente  che i comportamenti delle diverse testate nel giorno dei risultati, ripropongono le aperture, o per meglio dire, le chiusure editoriali mostrate nelle scorse settimane. Anche Studio Aperto, of course, sfugge quanto prima dalla politica per rifugiarsi nella cronaca nera e criminale. Dal Tg 1 si segnala inoltre  una costante e forte idiosincrasia nei confronti di movimenti e comitati: il poco spazio destinato  ai commenti è ancora una volta riempito da “faccioni” dei politici debitamente microfonati.
In un Paese per il quale la matematica è, e rimane, alquanto ostica, nessun Tg  si è dedicato  chiaramente  a informare i teleutenti sugli straordinari numeri di questa giornata.  Ci permettiamo di farlo noi sciorinando banalmente alcuni dati che parlano da soli.
Di contro ad un corpo elettorale di circa 50.300.000 cittadini – compresi gli italiani all’estero - il 57%  si è recato alle urne, per un totale di 25 milioni abbondanti di elettori; tra questi circa il 95% ha votato “sì”, ovvero in tutti e 4  i casi contro leggi e politiche del governo; in numero assoluto poco meno di 24 milioni. Questi sono numeri reali. Se si confrontano questi numeri con i voti reali alle ultime elezioni politiche del 2008 si “scopre” quanto segue:
a) Il totale dei voti espressi per la coalizione di centro sinistra, con l’aggiunta della Lista Arcobaleno, nel 2008 fu di circa 14.800.000. Con l’aggiunta ulteriore  di quelli del Psi – 355.000 – si superò di poco  quota 15.000.000.
b) L’insieme delle forze di centro destra raccolse nel 2008 poco più di 17.000.000  di voti ai quali, per contiguità, si possono aggiungere quelli de La Destra, pari  a circa 855.000 per un complessivo di circa 18.000.000 di voti reali validi espressi
c) Conseguentemente, pur ipotizzando che tutti gli elettori del centro sinistra  del 2008 si siano recati a votare per i referendum, è evidente che circa 9 milioni di elettori del centro destra, pari alla metà del bacino elettorale del 2008,  ieri e oggi hanno votato direttamente“contro” il Premier – nel caso del quesito sul legittimo impedimento – e comunque contro leggi della sua maggioranza.
A tante analisi politiche ripetitive, e agli innumerevoli salotti di commentatori arcinoti, una volta tanto avremmo  preferito lavagna, gesso, e cancellino ed una buona lezione di aritmetica.