di Giuseppe Giulietti
Condividiamo la denuncia di Lelio Grassucci, siamo di fronte ad un nuovo tentativo di bavaglio, vogliono colpire emittenti e giornali che nulla hanno a che vedere con i faccendieri e con i lestofanti della malapolitica. L'abrogazione dei contributi, senza neppure uno straccio di riforma, rappresenta una fucilata alle spalle dell'articolo21 della Costituzione e una ulteriore riduzione del pluralismo informativo in un paese già sconvolto da un macroscopico conflitto di interessi e da un mercato della pubblicità anomalo ed antieuropeo. Di fronte a quello che sta accadendo la nostra associazione non solo dichiara sin d'ora l'adesione a tutte le forme di lotta che saranno decise domani, ma ritiene ormai irrinunciabile la promozione di azioni clamorose, adeguate alla gravità della provocazione.
Per questo Invitiamo tutti a valutare la possibilità di promuovere pagine bianche comuni, di chiedere alla emittenti nazionali di trasmettere spot di denuncia, forse sarà anche necessario piantare una tenda congiunta animata a turno da tutte le redazioni, magari davanti ai palazzi del governo e delle istituzioni.
Articolo 21, infine, rivolgerà un appello a tutti i "volti noti" e a tutti i media nazionali, affinché sia dato spazio agli appelli e alle lotte di tutti coloro che rischiano davvero la sopravvivenza ed il posto di lavoro, anche perché quasi tutte queste realtà editoriali non hanno mai fatto mancare la loro voce e la loro presenza quando si è trattato di opporsi ad ogni forma di bavaglio e ad ogni lista di proscrizione.