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Tutti i Tg "vedono" il Paese che frana. In pochi la frana del Governo
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di Osservatorio TG

Tutti i Tg "vedono" il Paese che frana. In pochi la frana del Governo

ASCOLTA L'OSSERVATORIO TG DEL 26 OTTOBRE 2011
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I Tg di mercoledì 26 ottobre 2011 - Stasera esordiamo con il TG 1 che, sorprendendoci, ha sfornato un’edizione corretta ed equilibrata che ci ha fatto  pensare agli intervalla insaniae nei quali Lucrezio Caro scriveva il De Rerum Natura. Deve essere successo qualcosa se la pagina politica riporta le varie posizioni di una giornata carica di tensione e di attese per la serale riunione a Bruxelles; lo stesso dicasi  per la cronaca dell’agitata seduta alla Camera che ha visto lo scontro tra leghisti e finiani; ed è indubbio che se il direttore Minzolini  avesse vestito, per un giorno, i panni del deputato, lo avremmo trovato tra i più esagitati oppositori del Presidente Fini – si riveda il suo recente editoriale. Ma c’è di più: la copertura su Napolitano a Bruges è ineccepibile e non “tira per la giacchetta” il Presidente su gli ultimi, disperati, atti della politica del governo. Infine, i servizi sulle alluvioni e le vittime in Liguria e Toscana non si sottraggono ad una riflessione sulle responsabilità antropiche del dissesto idrogeologico, dando la voce al geologo Mario Tozzi. “Peccato veniale”, a questo punto, va definita l’inerzia con cui, per il terzo giorno di seguito, il Tg 1 dà spazio al braccio di ferro nazionalista con i cugini d’oltralpe, con un surreale confronto su chi produce i formaggi migliori. C’è da augurarsi che questi intervalla insaniae  si producano frequentemente, in modo da ribaltare i drammatici dati d’ascolto della maggiore testata della Rai che, soprattutto negli ultimi giorni, è stata spesso e volentieri superata dal Tg 5.
A proposito di share, TG La 7 è oramai stabilmente sopra la soglia dei 3 milioni di contatti, quota raggiunta o spesso sfiorata anche dal Tg 3. Stasera il Tg 5 riprende i temi della polemica tra il Presidente della Rai Garimberti e la direzione del TG 3: una querelle che si smonta da sola, leggendo il testo dell’intera edizione “incriminata” che  è stato oggi pubblicato sul sito della testata. In conclusione, diciamo pure che Garimberti non ha parlato in  un intervallum insaniae.
Nel commento, abbiamo sentito Francesca Ottaviano, coordinatrice dell’area Protezione Civile di Legambiente. Sulla base delle edizioni di ieri e di pranzo, temevamo di sentir parlare solo di bombe d’acqua e di fatalità, ma oltre al Tg1, anche Tg2, tg 3 e Tg la7  questa sera non hanno lesinato riferimenti allo zampino dell’uomo nelle cosidette “calamità naturali”.
Lorenzo Coletta


Il Commento di Francesca Ottaviano, coordinatrice area Protezione Civile di
Legambiente
(Intervista di Alberto Baldazzi)

Francesca Ottaviano, in questi giorni 23/24 milioni di teleutenti intorno all’ora di cena vengono a contatto con “la bomba d’acqua”, col “ disastro naturale”, con l’emergenza delle piogge e delle alluvioni in Liguria e in Toscana, come-  nella scorsa settimana -, era avvenuto nella capitale. Ma c’è qualcosa che non va? C’è una parzialità in questa informazione che viene data nel momento sacrale in cui metà degli italiani si informano? C’è qualcosa che manca?

“Qualcosa che manca c’è, ed il primo dato che rileverei è senz’altro che il problema del rischio idrogeologico riguarda in maniera piuttosto rilevante il nostro Paese, quindi sarebbe opportuno non occuparsene esclusivamente nel momento in cui si verificano degli eventi calamitosi, dolorosi e luttuosi come quelli che, purtroppo, stiamo vivendo in questi giorni. Bisogna occuparsene anche in una prospettiva di prevenzione, e tenere sotto controllo il fatto che la mitigazione del rischio passa attraverso una serie di politiche di prevenzione, di tutela del territorio e dei corsi d’acqua. Occorre una più corretta pianificazione dell’uso del suolo ed una corretta pianificazione urbanistica che ci tuteli. Dovremmo affrontarla in maniera continua, perché ovviamente riguarda il nostro Paese e i luoghi dove viviamo”.

Francesca, vogliamo spiegarlo? Che ciò che sta succedendo nelle strette valli della Liguria, nella zona di Massa-Carrara e alle bocche del Magra, non è un evento naturale, ma è causato da una attività “antropica”…

“Frane ed alluvioni sono fenomeni naturali. Il punto è che una cattiva gestione del territorio, che evidentemente è stata portata avanti nel nostro a Paese nel corso dei decenni, e di cui ancora oggi non vediamo un’inversione di tendenza, è ciò che –purtroppo- ci porta a vivere le catastrofi  cui stiamo assistendo. Nel nostro Paese si è costruito troppo nelle aree a rischio ed in prossimità dei corsi d’acqua, e a danno di questi, sono stati fatti degli interventi che ne hanno alterato le dinamiche naturali, contribuendo quindi ad un aumento del rischio nel momento in cui si verificano degli eventi meteorologici di particolare rilievo. La tutela del territorio è il primo elemento per la mitigazione del rischio”.

In questo ambito, il tema “condoni”, strisciante ma ricorrente nel nostro Paese, come si coniuga?

“Senz’altro si coniuga male. È necessaria una prospettiva nuova e diversa di gestione del territorio, ed attivare una politica di pianificazione urbanistica che riesca, prescindendo da queste ipotesi di condoni e nuove urbanizzazioni, ad attuare una politica più seria d’intervento nella pianificazione dell’uso del territorio nel nostro Paese; una pianificazione che tenga conto, prima di tutto, del fattore rischio”.


Dati Auditel di martedì 25 ottobre

Tg1 - ore 13:30 4.133.000 23,18% ore 20:00 5.981.000 22,26%.
Tg2 - ore 13:00 3.089.000 19,13% ore 20:30 3.164.000 10,82%.
Tg3 - ore 19:00 2.952.000 15,57%.
Tg5 - ore 13:00 3.758.000 22,85% ore 20:00 6.259.000 23,30%.
Studio Aperto - ore 12:25 2.355.000 18,14% ore 18:30 1.317.000 8,76%.
Tg4 - ore 19:00 1.236.000 6,46%.
Tg La7 - ore 13:30 1.238.000 6,93% ore 20:00 3.031.000 11,12%.

Fonte: www.tvblog.it


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