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Berlusconi all'angolo per tutti, ma non per Minzolini
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di Osservatorio Tg

Berlusconi all'angolo per tutti, ma non per Minzolini
ASCOLTA L'OSSERVATORIO TG DEL 2 NOVEMBRE 2011
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I Tg di mercoledì 2 novembre 2011 - Questa sera facciamo un semplice compitino di matematica, introdotto dalla seguente premessa: nei circa 30 minuti della durata di un Tg di prime time, l’equilibrio quantitativo  negli spazi destinati ai diversi temi è essenziale, e gli stessi  titoli sono predisposti per enfatizzare la gerarchia delle notizie. Nel giorno in cui la direzione politica del Paese è stata nelle mani del Quirinale, nelle ore che hanno visto salire al Colle ministri e oppositori, nelle strettoie temporali e non solo delle risposte da dare all’Europa, il TG la 7 ha dedicato 29 minuti alla crisi, e più di 2 minuti di titoli, e preannunciato una edizione straordinaria sugli stessi temi per le ore 21. TG 3 quasi tutti i titoli, e conseguentemente buona parte dell’edizione. TG 2 è andato avanti con la crisi per almeno 20 minuti. TG 5 ha scelto il “titolo unico” e trattato le convulsioni odierne per 13 minuti. TG 4, diciamo pure “non pervenuto”. Studio Aperto un unico titolo e pochi accenni, tra i quali il buon andamento odierno delle borse. Ed il Tg1, l’ammiraglia dell’informazione Rai? 2 titoli e una decina di minuti, all’interno di una edizione assolutamente  ordinaria che ha dato spazio oltre che alle condizioni mediche di Cassano e alle alluvioni – riprese seppure in breve da tutti gli altri – a tanta cronaca nera  e alla ricorrenza dei defunti. Un classico esempio del “dire e non dire”, del “normalizzare”, dell’”occultare”. Viva la professionalità, viva la deontologia e, soprattutto, viva Minzolini!

Tornando al ruolo – ci auguriamo – decisivo svolto da Napolitano, molti lo hanno colto e sottolineato. Per Tg 3 si è trattato quasi di “consultazioni”, per TG La7 di “centralità”. Nel commento abbiamo sentito il politologo Giovanni Sartori, intervistando il quale alcuni mesi fa, avevamo coniato lo slogan “meno male che Giorgio c’è”.

Chiudiamo, come abbiamo aperto, cioé con la matematica. Studio Aperto annuncia entusiasticamente che Belen partorirà a fine giugno, perché “è incinta di 3 mesi”. Dov’è l’errore?

Lorenzo Coletta



Il Commento di Giovanni Sartori, politologo
(Intervista di Alberto Baldazzi)

 
Professore, se si ricorda qualche mese fa noi coniammo lo slogan “Meno male che Giorgio c’è”, riferito ovviamente al Presidente della Repubblica. In queste ore lei come vede il ruolo del Quirinale?

“Vedo che per fortuna c’è. Ma in questo momento siamo nel caos più assoluto ed io non intravedo quali possano essere i giochi di Berlusconi. Il Presidente della Repubblica potrebbe, forse,  mandare un messaggio alle Camere”.

Professore, cambiando scenario, lei è un grandissimo esperto di storia del movimento liberale e delle democrazie. In quest’ultima fase il sopravvento che i meccanismi finanziari stanno prendendo su ogni forma di stato e di organizzazione civile e democratica,  modifica le sue percezioni su che cos’è, su che cosa è stata e, soprattutto, su che cosa sarà la democrazia nei paesi occidentali?

“Io ho sempre ritenuto che il sopravvento consentito alle istituzioni finanziarie è stato frutto di connivenza. C’è stato perché ci facevano  tutti i soldi. Facciamo ancora in tempo a punirli, a rimediare, ma è come svegliarsi a mezzanotte ed un minuto. Io non ho chiaro cosa possano fare sia il Cavaliere che il Presidente. L’ideale sarebbe che fosse proprio il Cavaliere a dimettersi, indicando Tremonti o qualcun altro. L’importante e che venga indicato qualcuno che si intenda di economia”.

Professore, lei sta già esprimendo in modo quasi esplicito il voto al governo italiano. Ritiene di dover dare un voto basso anche alle istituzioni europee? Il caso greco poteva essere affrontato e risolto meglio?

“In un certo  senso sì. Ma va però detto che anche l’Europa con le sue istituzioni si è trovata in una situazione inedita, quindi la generale lentezza sul caso greco non è sorprendente. Il problema è che continuano ad esserlo anche per il caso portoghese ed italiano …”

Mi può  dire se si sente più ottimista o pessimista in questa situazione?

“Io sono molto pessimista, ed ammetto di non sapere quante diavolerie stiano in cassaforte nelle banche italiane. Questo è un mistero che tiene tutti in sospeso, perché fin quando non verranno alla luce le vere situazioni finanziarie del sistema bancario sarà difficile orientarsi. Ma questo è un discorso da economisti.” 



Dati Auditel di martedì 1 novembre 2011

Tg1 - ore 13:30 4.324.000 22,77% ore 20:00 6.207.000 23,66%.
Tg2 - ore 13:00 3.143.000 17,11% ore 20:30 2.473.000 8,95%.
Tg3 - ore 14:30 2.412.000 14,90% ore 19:00 3.075.000 14,31%.
Tg5 - ore 13:00 3.891.000 21,01% ore 20:00 4.692.000 17,94%.
Studio Aperto - ore 12:25 2.950.000 19,32% ore 18:30 1.751.000 9,45%.
Tg4 - ore 11:30 631.000 6,76% ore 19:00 977.000 4,53%.
Tg La7 - ore 13:30 1.367.000 7,20% ore 20:00 2.870.000 10,90%.

Fonte: www.tvblog.it

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