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di Osservatorio TG
ASCOLTA L'OSSERVATORIO TG DEL 18 NOVEMBRE 2011
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I Tg di venerdì 18 novembre 2011 - Il clima è cambiato – lo abbiamo detto – nelle aule parlamentari, nei talk-show e, in parte, anche nei Tg. Ma che questa condizione sia frutto di una “svolta” o, piuttosto, di un disorientamento temporaneo “lo scopriremo solo vivendo” e osservando. Le eccessive speranze sono destinate a naufragare contro professionalità giornalistiche abituate a piegarsi all’esigenza e al potente del giorno. Nella crisi evidentemente politica, ma anche personale ed umana di Silvio Berlusconi – che potente rimane ancora – le impaginazioni di Tg 1 e Tg 5 sembrano il frutto del difficile lavoro di un ufficio stampa o delle relazioni esterne di un’ azienda in difficoltà. Da una parte cercano di “smussare” e depotenziare le uscite dell’AD fuori dal vaso, dall’altro lo espongono comunque – è il loro mestiere – inquadrandolo dal profilo migliore. Infine, mentre tutti parlano del consiglio d’amministrazione che lo ha sfiduciato nelle ultime ore, impedendogli di prendere la parola alla Camera, fischiettano e fanno finta di niente. Il Tg 1, poi, trova la maniera di “attutire” il miglioramento della spread sceso a 467, dicendo che “è sceso sotto quota 500”, mentre la “borsa è debole” in uno dei rari giorni in cui mostra il segno più.
Per sapere qualcosa di vero e “di più” bisogna ricorrere a Tg 3 e Tg la 7 che, quando affrontano la situazione all’interno del Pdl, danno la parola ad uno che è “informato sui fatti”, ovvero quel Giuliano Ferrara che sul suo sito ha tuonato contro i traditori del partito che hanno impedito al Capo di uscire di scena più dignitosamente, con un discorso alla Camera del quale, però, Alfano per primo lo ha ritenuto inadeguato.
L’inadeguatezza del Cav, man mano che passano le ore, risulta sempre più evidente nel confronto con il nuovo Premier, sia per quello che riguarda il tono, la dialettica, la credibilità e lo stile. Il fioretto utilizzato da Monti contro i suoi pregiudiziali detrattori del centro destra, sta lasciando il segno anche nella coscienza infelice del personale politico di Berlusconi.
I Tg Raiset “si consolano con l’aglietto “ – e lo stesso fa Ferrara in Radio Londra, portando per l’orecchio dietro la lavagna Enrico Letta, estensore del biglietto di felicitazioni e disponibilità fatto recapitare in aula a Mario Monti. Che la cartuccia fosse a salve è dimostrato dal fatto che anche i Tg “sovversivi”, - Mentana e Berlinguer , e perfino Tg 2, la sparano tra le varie ed eventuali, tra le notizie “leggere”, insomma.
Due segnalazioni dal vessatissimo servizio pubblico: una riuscita intervista a Susanna Camusso sul Tg 3, con la quale il capo della Cgil motiva i dubbi e le perplessità sulla equità proferita da nuovo Premier; un ottimo servizio del Tg 2 sul riutilizzo dei beni sequestrati alla camorra a Casal di Principe.
Infine chiudiamo sempre con il responsabile del cambio di registro, almeno a parole, nella politica italiana: Tg 3 e Tg La 7 fanno “tana” a Mario Monti, scoprendo nel Professore e nel tecnico indiscutibili doti del politico.
Alberto Baldazzi
Dati Auditel giovedì 18 novembre
Tg1 - ore 13:30 2.662.000 15,54% ore 20:00 5.811.000 21,74%.
Tg2 - ore 13:00 2.689.000 17,45% ore 20:30 2.661.000 9,24%.
Tg3 - ore 14:30 1.775.000 11,43% ore 19:00 3.178.000 16,16%.
Tg5 - ore 13:00 3.443.000 21,87% ore 20:00 5.575.000 20,96%.
Studio Aperto - ore 12:25 2.317.000 18,81% ore 18:30 1.349.000 8,32%.
Tg4 - ore 11:30 471.000 7,12% ore 19:00 1.130.000 5,68%.
Tg La7 - ore 13:30 759.000 4,57% ore 20:00 2.765.000 10,32%.
Fonte: www.tvblog.it
