di Massimo Marnetto*
Più di 4500 euro al mese di spese "extra" oltre al suo lauto stipendio. E' questo il motivo per cui Minzolini è stato rinviato a giudizio
Ma se cercate questa notizia nel "suo" TG-niente, non troverete niente (appunto). Sì perché l'Augusto - nonostante il suo presunto peculato - nuota ancora nelle acque tiepide dell'acquario aziendale, dove la vicenda è gestita con meditata lentezza.
Eppure la Rai quando ci si mette è rapidissima. E' capace di cacciare giornalisti indesiderati o comici urticanti in pochi giorni. Ma per il Minzol prodigo si stappa garantismo d'annata.
In tempi di pensioni bloccate e di sacrifici, questa vicenda del direttorissimo extra-lusso appare ancora più insopportabile. Così i vertici - per non esporsi a critiche - hanno messo le mani avanti facendo sapere che la Rai si costituirà parte civile.
A noi basterebbe molto meno: vorremmo non vedere più il TG-niente. Perché vederlo così e ripensare a quando era una testata rispettata, provoca dolorosissimi crampi di nostalgia. Sacrifici sì, torture no.
*Libertà e Giustizia Roma