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Berlusconi - Mussolini e il " Bossi ridens": come in un incubo riemerge nei Tg la vecchia politica
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di Osservatorio TG

Berlusconi - Mussolini e il " Bossi ridens": come in  un incubo riemerge nei Tg la vecchia politica

(L'Osservatorio è realizzato in forma ridotta per le questioni tecniche legate al passaggio del server di Articolo21.Liberidi.)

I Tg di giovedì 15 dicembre 2011 - Come semplici cittadini ma anche come osservatori  assidui della cosa pubblica non abbiamo alcuna certezza sui destini immediati del Paese, sugli effetti della manovra Monti, sui tassi di iniquità che i più paventano, su quanto durerà la recessione, sulla tenuta dell’eurozona,  e così via cantando.  Ma da osservatori attenti dei Tg siamo al contrario certi della fotografia che da loro emerge questa sera: uno scatto dai contrasti fortissimi: da una parte Monti e Passera  che denuncia i pericoli per l’occupazione, i dati sulla recessione, le querelles sulle lobbies, gli imbarazzi sulla fiducia alla Camera, le dichiarazioni preoccupate di Draghi; dall’altra, il Bossi che irride e snobba l’alleato di sempre, i leghisti che insozzano il Parlamento, ed il Berlusconi redivivo che, giocando “in casa”  con a fianco Vespa, ritorna in sè e sciorina, apprezzandole, le affermazioni di un grande politico democratico: Benito Mussolini. Ma non basta, con il Cavaliere torna in auge la grande tradizione del pensiero liberale: “Il primo partito che riterrà di sfruttare sondaggi positivi manderà casa Monti”.

Di questo contrasto tra un “nuovo” che non si conosce ed un “vecchio” che sembra riemergere da un passato lontano – che in realtà si è dissolto solo un mese fa - i Tg di serata appaiono specchi fedeli, senza forzature particolari. Solo Mentana, nel suo stile consueto, colorisce la giornata con un “rieccolo” dedicato a Silvio Berlusconi. Tornando ai problemi reali e al dibattito che li accompagna, nel commento abbiamo sentito Rosario Trefiletti, Presidente di Federconsumatori, l’associazione che sta facendo i conti in tasca agli italiani sugli effetti della manovra Monti.

La tempesta in un bicchier d’acqua delle dimissioni di Mentana ha lasciato il passo al ritorno del sereno, anche se il Direttore non lesina esplicite critiche a chi lo ha – a suo giudizio – insensatamente attaccato.
Ai due opposti segnaliamo buoni approfondimenti di Tg 3 e Tg 5 sulla comunità senegalese vittima della strage razzista, e l’abbinata su Studio Aperto tra una morte per anoressia e la “moda di Natale”: regalarsi un “ritocchino” affidato al bisturi last minute.
Alberto Baldazzi


 Il commento di Rosario Trefiletti, Presidente di Federconsumatori
(Intervista di Lorenzo Coletta) 

Trefiletti, a poche ore dalla fiducia alla Camera, i consumatori devono aver fiducia nella manovra di Monti?

“Francamente noi siamo molto delusi dalla manovra di Monti, e non sto parlando solamente delle questioni inerenti le liberalizzazioni. Monti – ex commissario europeo alla concorrenza – e di Catricalà – presidente dell’Antitrust - sembra che siano stati battuti dalle lobby della farmaceutica e dei tassisti; insomma, noi ci aspettavamo ben altro. Ma ci aspettavamo ben altro anche per quanto riguarda la manovra in sé. Perché ha tanti elementi di iniquità laddove si va sempre a prendere sui “soliti noti”, e quindi a pagare il riequilibrio dei conti sono le famiglie a reddito fisso, mentre invece la manovra avrebbe dovuto prendere di più dove ci sono i grandi patrimoni, dalle rendite finanziarie, dalla grande battaglia all’evasione fiscale, dagli scudati. Ma quale 5%, o  2%! Avrebbe dovuto essere molto di più! Inoltre qualche delusione l’abbiamo anche sui termini di sviluppo. Non possiamo permetterci di non inserire lo sviluppo nelle varie manovre, altrimenti corriamo il rischio di farne una dietro l’altra solo di riequilibrio dei conti e non ne usciamo più.”

L’inabissamento dei consumi con l’inflazione al 4,2%: c’è qualcosa che non va. Il governo dovrebbe  contrastare la speculazione,  prima di tutto...

“Certamente, siamo in una forte fase di recessione. Finalmente si comincia a dire - il ministro dello Sviluppo Economico Passera l’ha detto molto chiaramente oggi all’assemblea di Confindustria - “Siamo in recessione”. Noi lo diciamo da tempo, ma per ascoltarlo dalla bocca della politica  abbiamo dovuto aspettare mesi; anche quando avvisavamo che c’era una forte riduzione dei consumi, che le famiglie stavano male, l’unica  risposta era che eravamo catastrofisti, ed invece  questa è ed era purtroppo la realtà delle famiglie italiane. Ma è chiaro ed evidente che di fronte ad una recessione e ad una forte riduzione dei consumi non è normale un aumento così incredibile dei prezzi dei prodotti alimentari, dei carburanti. Le leggi dell’economia dicono  che di fronte a una forte riduzione dei consumi si manifesta  una forte riduzione dei prezzi; generalmente le cose vanno così. Invece  assistiamo ad una forte contrazione dei consumi e ad un aumento dei prezzi. C’è qualcosa che non va, anzi ci sono evidenti speculazioni in atto.”


Dati auditel dei TG di mercoledì 14 dicembre

Tg1 - ore 13:30 4.226.000 23,87% ore 20:00 5.656.000 22,05%.
Tg2 - ore 13:00 2.608.000 16,55% ore 20:30 2.768.000 10,00%.
Tg3 - ore 14:30 2.096.000 12,96% ore 19:00 2.837.000 14,80%.
Tg5 - ore 13:00 3.555.000 22,04% ore 20:00 5.250.000 20,52%.
Studio Aperto - ore 12:25 2.349.000 18,67% ore 18:30 1.481.000 9,52%.
Tg4 - ore 11:30 443.000 6,84% ore 19:00 1.000.000 5,18%.
Tg La7 - ore 13:30 1.128.000 6,35% ore 20:00 2.968.000 11,45%.

Fonte: www.tvblog.it


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