di Osservatorio TG
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I Tg di giovedì 12 gennaio 2012 - Una serata da brindisi per i Tg Mediaset che in un colpo solo festeggiano Cosentino, il no della Corte ai referendum ma anche –in un siparietto patetico su Tg 4 tra Clemente Mimun, lo stesso Fede e Cicchitto – il ventesimo compleanno dell’ammiraglia Tg 5. Il tutto con la riproposizione delle immagini emozionate di un incolpevole e capellutissimo Enrico Mentana. Berlusconi “torna” ad occupare ampiamente la scena, dopo lo scampato pericolo sulle stesse testate – ma, cum grano salis anche su Tg 3 e Tg 1. L’”eroe negativo” è per tutti Di Pietro, con gli attacchi al Colle. Siccome qualcosa cambia, è proprio il Tg 1 l’unico che dà spazio al Pd e a Bersani, che parla di legge elettorale e sviluppo. Nessuno si occupa del milione e 200 mila cittadini che hanno usato la testa e la penna contro il Porcellum. La depressione incombe, poi, di fronte alla autodifesa dello status di parlamentare rappresentata dall’esito della votazione su Cosentino. Di questo nel commento abbiamo parlato con Lorenzo Diana, Coordinatore nazionale della Rete per la Legalità, ex parlamentare e da sempre impegnato proprio in Campania contro la politica frammista alle cosche.
In secondo piano – inevitabilmente – la giornata “rosa”, come la definisce Mentana su La 7, di Bot, spread e borse, e più in genere i commenti positivi sulla spedizione diplomatica di Monti a Berlino, su cui è tornato oggi in Parlamento.
Le bianche vetture dei tassisti scalano sempre di più le scalette, oggi da Bologna, Napoli e Roma; Tg 3 li riprende, ma propone anche le reazioni del web, che lancia in alcuni social network lo sciopero dei clienti, in anticipo rispetto alla serrata prevista per il 23 gennaio.
Lo scempio dei soldati americani sui cadaveri dei Talebani è presente su tutti, con tanto di genitali oscurati nel momento della minzione. Meno oscurate su Studio Aperto le fattezze della pornostar prima inserita e poi “segata” nella lista 5 Stelle per le elezioni a La Spezia. Sincero il disappunto del giornalista, che afferma: “Peccato…in Consiglio comunale sarebbe stato proprio un bel vedere”.
Luca Fargione
Il Commento di Lorenzo Diana, Coordinatore nazionale de “La Rete per la Legalità”
(Intervista di Alberto Baldazzi)
Lorenzo Diana, lei è in grado per due aspetti di giudicare quello che è avvenuto oggi in Aula su Cosentino: l’aspetto, come dire, dell’ orizzonte guardando da sud, e anche la conoscenza delle aule parlamentari dall’interno. Come valutare questa decisione e questi orientamenti?
“Un segnale assolutamente negativo nei confronti dell’opinione pubblica e della cittadinanza che si aspetta una politica non arroccata che non si chiude nelle stanze del potere e che non si sottragga al giudizio della magistratura. E’ evidente che oggi in Parlamento si è voluto mostrare il potere maggiore della politica rispetto alla Legge che dovrebbe essere uguale per tutti, ma che oggi alla Camera si è dimostrata non esserlo affatto.”
Diana, senza far ricorso al pallottoliere è evidente, comunque, che non c’è soltanto un problema di ripresa di rapporto nel centrodestra, ma anche un’espressione, giustamente libera – dobbiamo aggiungere- ma comunque problematica dei parlamentari rispetto a sé stessi, quindi, in una certa dimensione, rispetto alla “Casta”.
“Io penso che oggi in Parlamento si sia registrato il peso di un potere economico, quello del leader del Pdl Berlusconi, che è ancora in grado di far rivivere ed esercitare il suo peso sul leader della Lega. La Lega da oggi in poi potrà gridare molto meno verso Roma ladrona e verso il sud mafioso, corrotto e clientelare, perché da oggi supporta quella parte peggiore del Mezzogiorno che ha denunciato per anni e su cui ha sempre costruito le proprie fortune elettorali. Oggi è molto più evidente che il paese è unico ed ha avanti a sé un problema di rinnovamento politico, culturale e morale che lo attraversa interamente, da nord a sud, con tante scelte da fare che non riguardano soltanto il Mezzogiorno. Oggi quella forza politica del nord, la Lega, che gridava allo scandalo del sud, è venuta in soccorso alla parte peggiore del sud.”
Dati Auditel di mercoledì 11 gennaio
Tg1 - ore 13:30 4.038.000 22,14% ore 20:00 6.129.000 23,02%.
Tg2 - ore 13:00 2.862.000 17,40% ore 20:30 2.690.000 9,29%.
Tg3 - ore 14:30 1.855.000 11,20% ore 19:00 2.829.000 14,07%.
Tg5 - ore 13:00 3.540.000 21,19% ore 20:00 5.741.000 21,40%.
Studio Aperto - ore 12:25 2.588.000 19,69% ore 18:30 1.324.000 8,01%.
Tg4 - ore 11:30 538.000 8,00% ore 19:00 1.026.000 5,15%.
Tg La7 - ore 13:30 1.005.000 5,50% ore 20:00 2.649.000 9,82%.
Fonte: www.tvblog.it