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Il terremoto nei Tg: tanto rumore per nulla
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di Osservatorio TG

Il terremoto nei Tg: tanto rumore per nulla

ASCOLTA L'OSSERVATORIO TG DEL 25 GENNAIO 2012
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I Tg di mercoledì 25 gennaio - TG 1, Tg 4 e Studio Aperto aprono sulle scosse al nord, mentre Tg 3 e Tg la 7 relegano il terremoto nella seconda parte dell’edizione, con Mentana che parla di “piccola” scossa e di eccessivo timore. I disagi per la serrata degli autotrasportatori, le tensioni odierne a Piazza Montecitorio e gli interrogativi sull’Italia delle tante proteste campeggiano su Tg 5, Tg 3 e Tg la 7. TG 1 interviene timidamente sulla “casta” nella “casta”, con un servizio sui 145 parlamentari-avvocati che si accingono a protestare anche loro. Le reazioni alla cura delle liberalizzazioni sono trattate con relativa benevolenza dai Tg Mediaset, anche se Emilio Fede trova un interlocutore ostico nell’ospite in diretta, Rosario Trefiletti, Presidente di Federconsumatori. Nel commento proprio a Trefiletti abbiamo chiesto cosa può significare per un dirigente consumerista e per  i cittadini un Governo che mette la difesa dei consumatori in primo piano, tra luci e ombre, nel proprio programma.

La “cura Monti” e la dieta cui la politica si è dovuta adattare sembrano avere qualche effetto se è vero che la mozione comune sull’Europa tra Pdl, Pd e Terzo Polo è apertura solo per Tg 2, il quale subito dopo guarda all’intervento del Quirinale, rivolto ai giovani, che parla del lavoro come di un diritto e non come un privilegio.

I dati di Bankitalia sull’indebitamento degli italiani, sui redditi scesi sotto il livello di 20 anni fa, sull’aumento della povertà e, al contempo, della ricchezza concentrata nel 10% delle famiglie sono proposti con rilievo solo da Tg 3 e Tg la 7; le testate Mediaset sono concentrate invece sulle dichiarazioni di Berlusconi a latere dell’odierna udienza del processo Mills: ubi maior, minor cessat. Per Mentana gli attacchi dell’ex premier alla magistratura sono un “ever green”. E sempre a proposito di Tg la 7, va segnalato che una volta tanto le “notizie” vengono trovate da un Tg: è il caso di una lettera “esplosiva” di Monsignor Viganò al Papa, in cui il prelato “allontanato” dal Vaticano rilancia sulla  corruzione che alberga intorno e dentro la Curia.

Osservare e analizzare ogni sera Studio Aperto crea in noi reazioni varie ma, comunque, scomposte: dall’ilarità, all’incazzatura, alla depressione. Stasera mezza edizione è dedicata a non temi e non notizie che entrerebbero a difficoltà anche nella foliazione di “classici” dell’intrattenimento come “Chi”. Un esempio? I vip che hanno raccontato sui social network il “loro” terremoto.

Lorenzo Coletta


Il Commento di Rosario Trefiletti, Presidente di Federconsumatori
(Intervista di Alberto Baldazzi)

Rosario Trefiletti, come si sente il presidente di un’importante associazione di consumatori a vedere Presidente del Consiglio e Ministri che parlano “in nome dei diritti del cittadino consumatore”? Un cambio epocale?

“Io mi sento francamente bene, perché parlare di obiettivi che noi perseguiamo da anni, beh, fa solo bene alla salute… Per la verità fa bene anche al paese, soprattutto se poi si traducono in fatti concreti le cose che si dicono di voler attuare, e cioè le normative dei processi di liberalizzazione, con l’eccezione di alcune “timidezze” che abbiamo sottolineato nell’approvazione di queste normative, come ad esempio i farmaci, i carburanti ed altro ancora, che sono anch’esse fondamentali per modernizzare il paese. Si passi però dalle parole alle normative e dalle normative ai fatti concreti, in questo modo si potrà far respirare al paese aria nuova, di cui ha tanto bisogno.”

Il governo “sobrio e strano”, come lo ha definito lo stesso Premier Monti, in realtà è anche un’operazione con una sua dimensione mediatica. Come valutate voi consumeristi l’immagine che questo governo cerca di dare di sé stesso al paese, e viceversa?

“Mediaticamente ci sembra sia avvenuto un cambio notevolissimo rispetto al passato. C’è sobrietà, rispetto; detto molte volte sottovoce il problema della soluzione del problema. C’è un modo nuovo di comunicare. Però io trovo che venga comunicato con estrema chiarezza, e anche con competenza, aldilà se poi si è d’accordo o meno nel merito delle questioni.”

Trefiletti, un’ultima domanda. I cittadini sono cittadini sempre, così come allo stesso modo i consumatori sono consumatori sempre, anche quando guardano la televisione e i Tg. Anche quest’area dovrebbe essere “liberalizzata”, o meglio ancora liberata da tanti lacci e laccioli, soprattutto per quello che riguarda il Servizio Pubblico?

“Per quanto riguarda il Servizio Pubblico io sono affezionato al fatto che rimanga, appunto, pubblico. Certo, ho da fare molte critiche rispetto al servizio che oggi si dà al pubblico. Vorrei un servizio pubblico completamente sganciato, che si tagli definitivamente il cordone ombelicale con i partiti. Il servizio pubblico deve anche fare politica, ci mancherebbe altro, ma che non ci siano più i condizionamenti che fino ad adesso lo hanno caratterizzato. Quindi ci vuole anche qui un’area di forte modernizzazione. Penso che sia un obiettivo fondamentale per il paese.”


Dati Auditel di mercoledì 25 gennaio 2012

Tg1 - ore 13:30 4.608.000 24,74% ore 20:00 6.614.000 23,95%.
Tg2 - ore 13:00 3.336.000 19,82% ore 20:30 3.181.000 10,61%.
Tg3 - ore 14:30 1.918.000 11,17% ore 19:00 3.200.000 15,36%.
Tg5 - ore 13:00 3.634.000 21,19% ore 20:00 6.121.000 22,04%.
Studio Aperto - ore 12:25 2.641.000 19,72% ore 18:30 1.720.000 9,84%.
Tg4 - ore 11:30 436.000 6,00% ore 19:00 1.156.000 5,49%.
Tg La7 - ore 13:30 1.054.000 5,65% ore 20:00 2.465.000 8,81%.

Fonte: www.tvblog.it


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