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di Giuseppe Giulietti
Articolo 21 saluta il Presidente Scalfaro, un uomo che ha amato la Costituzione come pochi altri e che ha sempre anteposto l'interesse generale ad ogni conflitto di interesse. Lo ricordiamo anche come inflessibile custode della legalità e dei valori racchiusi nell'articolo 21 della Costituzione: anche per questo fu ingiuriato e disprezzato da chi non sopportava la esistenza stessa delle regole e dei controlli. A noi di Articolo 21 aveva voluto regalare un pomeriggio straordinario nel maggio del 2009, insieme con il professor Alessandro Pace, dedicato proprio alla libertà di informazione, alla sua riconquista dopo il fascismo e alla necessità di difenderla con le unghie e con i denti perché "non c'è democrazia senza libertà di espressione, senza la possibilità di rappresentare tutti i punti di vista e quando uno solo può disporre di troppo potere o di troppe voci, allora c'è il rischio che la stessa volontà popolare possa essere condizionata, indirizzata, fortemente limitata...".In quella occasione ci fece anche l'onore di accettare la tessera onoraria di Articolo 21, del resto a chi avremmo dovuto darla se non all'uomo che rischiando ingiurie, aggressioni, randellate politiche e mediatiche, si era opposto al berlusconismo trionfante, ai Previti di turno, ai mazzieri di regime che stavano per travolgere ogni argine istituzionale e costituzionale. Non tutti apprezzarono, non tutti capirono, qualcuno, anche nel centro sinistra, lo riteneva " eccessivo", purtroppo invece Scalfaro ha avuto ragione, non era " eccessivo" lui, ma " inadeguati" alla emergenza i suoi critici.
Se oggi, forse, molto forse, stiamo cominciando ad uscire da un ventennio di fango e di bavagli, il merito è anche e soprattutto di un presidente che, nel momento peggiore , ebbe il coraggio di dire No!, anteponendo davvero l'Italia e la Costituzione a qualsiasi altra considerazione di opportunità o di opportunismo.
Grazie Presidente Scalfaro!
