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I Tg di mercoledì 1 febbraio - In una giornata di gelo nel Paese, I Tg  si ammantano di bianco ma  si scaldano festeggiando il calo dello spread; titoli per  Tg3, Tg La 7,  Tg 1 eTg 5 ; “dimenticanza” per Studio Aperto e Tg 4. Per Mentana è “la giornata perfetta”, ma anche il Tg 5 segnala correttamente la discesa di 200 punti tra l’ultimo Berlusconi e l’attuale Monti. La luna di miele tra informazione televisiva e governo si sostanzia in un’intervista live a Monti proprio sul Tg 5 – ripresa mezz’ora dopo da Tg 2. Come nel caso del Tg 1 di venerdì scorso, trattasi di un’intervista “vera”, anche in questo caso non da Pulitzer, ma ancor meno da ignominia giornalistica come le finte esclusive senza domande -  in logica catena di montaggio -  della recente “era Berlusconi”.

I festeggiamenti dello spread in fase calante rubano spazio all’infotainment e alla cronaca criminale che nei giorni scorsi hanno dominato, soprattutto nelle testate Mediaset. Nel commento abbiamo voluto sentire il giornalista e scrittore Oliviero Beha che appare alquanto pessimista sull’uscita dei media italiani dall’area del morboso. Quindi aspettiamoci dosi industriali di Avetrana e  Brembate  – presenti stasera su Tg 4 -  e un aumento del pil legato all’industria dei plastici e dei modellini,  sapientemente foraggiata  da Bruno Vespa.

Stasera Berlusconi è ripreso da tutti, ma in una versione alquanto rara e non sappiamo quanto verosimile: pieno appoggio al governo Monti. Emilio Fede cerca di correggere il capo, ma a sua volta non risulta molto credibile, in una serata per lui “pericolosa”, vista l’ospitata in diretta per il sovversivo Landini della Fiom, per sua fortuna saltata per questioni tecniche. Delizioso il servizio del Tg 3 che riprende l’Onorevole transfuga  Razzi alla presentazione della sua prima opera letteraria, ampiamente apprezzata dal Cavaliere.

La lingua batte dove il dente duole, e così Tg 3 apre sul destino del senatore  oramai ex Pd Lusi, che non a sua insaputa – una volta tanto – si è appropriato di 13 milioni di risorse della Margherita. Per contrappasso, presente un po’ su tutti anche il colpo di fortuna del senatore Pdl Conti che ha guadagnato 18 milioni in 120 minuti. E siccome il mondo è invidioso, il poverino è finito sotto inchiesta alla Procura di Roma. Gongola Mentana, autore solo 24 ore fa dello scoop e, questa sera, di una diretta dal treno Freccia Rossa bloccato dalle 14,30 nella neve subito dopo Bologna.

Lorenzo Coletta

                                      Il Commento di Oliviero Beha, giornalista e scrittore

                                                      (intervista di Alberto Baldazzi)

Oliviero Beha, questa sera Tg4 fa un melange tra Brembate e Avetrana, ma nei giorni scorsi addirittura Studio Aperto ci ha annunciato il “decennale” del delitto Cogne, per non parlare della ripresa del caso Avetrana nei Tg, e soprattutto nei talk come Porta a Porta - anche quindi nel servizio pubblico -. Che cos’è? Una mania collettiva? Siamo vittime o carnefici di questa “televisione criminale”?

“Temo tutte e due le cose insieme. Quella è una televisione commerciale e naturalmente esagera e quindi evidenzia ancora di più la “malattia” – diciamo così-. Ormai è da tempo che finisce nel calderone questo prodotto ormai smerciato, questa droga informativa e deformativa. E’ una sorta di tossicodipendenza da immagine, da horror, da turismo gotico, per usare una formula elegante. Come ho scritto sul “Fatto Quotidiano”, se girate per Roma c’è una pubblicità da affissione che dice: “Perché piangere due volte? Vi offriamo un funerale tutto completo a 99 euro a rate. ” Ora se siamo arrivati a questo punto è evidente che c’è una deformazione generale che va rimossa, o che andrebbe curata, ma come? Questa è la domanda.”

Oliviero, cosa hai provato – se ti è capitato di “incocciarlo” – con il modellino della Costa Concordia negli studi di runo Vespa?

Il problema è che tutti sapevano che sarebbe arrivato il modellino. Ora, già quando successe in Brasile che un conduttore televisivo aveva commissionato dei delitti mi ero chiesto quanto mancasse perché questo potesse accadere anche in Europa, ed in particolare in Italia. Beh, non siamo al delitto, ma siamo al plastico.”

Dati auditel dei TG di martedì 31 gennaio

Tg1 - ore 13:30 4.676.000 23,45% ore 20:00 6.585.000 22,60%.
Tg2 - ore 13:00 3.056.000 16,97% ore 20:30 3.032.000 9,73%.
Tg3 - ore 14:30 2.160.000 11,45% ore 19:00 3.119.000 13,86%.
Tg5 - ore 13:00 4.131.000 22,54% ore 20:00 6.253.000 21,40%.
Studio Aperto - ore 12:25 2.831.000 19,66% ore 18:30 1.876.000 10,05%.
Tg4 - ore 11:30 471.000 6,00% ore 19:00 1.212.000 5,40%.
Tg La7 - ore 13:30 960.000 4,79% ore 20:00 2.679.000 9,12%.

Fonte: www.tvblog.it