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di Osservatorio TG
ASCOLTA L'OSSERVATORIO TG DEL 14 FEBBRAIO 2012
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I Tg di martedì 14 febbraio - Aperture per tutti – o quasi - sulla notizia del giorno, anzi del decennio: la “non candidatura” di Roma alle Olimpiadi del 2020 decisa dal Governo per evitare rischi finanziari che ricadrebbero sul debito pubblico.
Una decisione che mette d’accordo tutti, con l’esclusione di Alemanno, gli ex An, Alfano e Cicchitto – gli ultimo due autori di critiche alquanto blande. Emilio Fede ospita Sallusti che approva la scelta di Monti, e Tg La 7 è il più esplicito a lodarla, supportando le argomentazioni con diversi servizi. Ugualmente schierati Tg 3 e Tg 2, mentre Tg 5 si mantiene sulle generali. Tutte le testate riportano le dichiarazioni dei delusi, che appaiono cani bastonati che abbaiano nell’aia. E pensare che tutti e 3 i maggiori gruppi parlamentari avevano sollecitato il Governo ad “accettare il rischio”. Terzo Polo e Pd si mettono subito sull’attenti, e solo il Pdl si mostra critico. Nel commento abbiamo sentito un uomo di sport, giornalismo e comunicazione, Oliviero Beha, che ci ha dato la sua lettura della mossa di Monti.
Quasi tutti i Tg ritornano con diversi servizi sulla storica sentenza Eternit, mentre la decisione della Consulta che ha detto no alla vecchia maggioranza sul conflitto per il Processo Ruby, è data da studio dal Tg 3 –la notizia à uscita dopo le ore 19 – ancora da studio da Tg 1 – e questo si spiega di meno -, addirittura nei titoli da Tg la 7 e, non casualmente, è assente sul Tg 5.
La Grecia è presente dappertutto, e si segnalano buoni servizi di approfondimento. Ottimo quello del Tg 3 sui lavoratori cacciati dalla Sigma-tau; va segnalato lo scoop di TGCom presente su Studio Aperto e Tg 5, con le interviste ai testimoni oculari dell’uccisione del giovane sudamericano a Milano, ad opera di un vigile urbano “pistolero”.
Luca Fargione
Il Commento di Oliviero Beha, giornalista e scrittore
(Intervista di Alberto Baldazzi)
Oliviero Beha, un Monti dal “braccino corto”, oppure è un’ulteriore manifestazione di responsabilità, magari un po’ grigia, un po’ triste, ma realistica?
“Un’ulteriore dimostrazione di responsabilità, certamente. Anzi, se vogliamo dirla tutta un primo segno formidabile di discontinuità con il passato. Sono certo che con qualunque altro governo sarebbe passata la candidatura, invece non è successo ed è una fortuna. Perché non si sono fatti fregare dalle apparenze. Non è un servizio allo sport e al paese un’olimpiade in queste circostanze, non può essere considerata una grande occasione, perché, a parte le considerazioni sui “buchi” degli altri paesi – persino gli inglesi che hanno le olimpiadi fra cinque mesi volentieri tornerebbero indietro, con tutto quello che costa -, soprattutto in un paese come il nostro c’è una controindicazione formidabile, come lo stato di enorme disagio economico sociale. Poi da tanti altri punti di vista non si vedeva come questo evento avrebbe costituito sicuramente uno slancio culturale, sportivo e turistico; non è detto che le olimpiadi lo siano. Questo paese è culturalmente arretrato e per spingere su questo pedale bisognerebbe fare tutt’altro, lavorando in primis sull’educazione, sulla formazione giovani nel lungo periodo. Sul piano dell’ “immagine”, l’immagine di Roma non può e non deve essere condizionata dalle olimpiadi. Quindi non parlerei affatto di “braccino corto”, ma al contrario, di estremo senso di responsabilità.”
Abbiamo evitato di proiettare sul futuro un altro “ponte sullo stretto”, un’opera inutile e che non porta vantaggi al paese, soprattutto di questi tempi.
“Se vogliamo usare una metafora e un simbolo insieme pensiamo all’ultimo ponte costruito a Roma di fronte al Teatro Olimpico, che è stato costruito rapidamente, e non si sa per chi, visto che è un ponte pedonale e viene percorso ogni tanto da qualche persona con il cane, per carità rispettabilissima… Trasferite quest’immagine sulle olimpiadi del 2020 e capirete veramente che l’abbiamo scampata bella.”
Dati Auditel di lunedì 13 febbraio 2012
Tg1 - ore 13:30 4.550.000 22,77% ore 20:00 6.704.000 23,49%.
Tg2 - ore 13:00 3.329.000 18,03% ore 20:30 2.742.000 9,03%
Tg3 - ore 14:30 2.453.000 12,96% ore 19:00 2.971.000 13,70%.
Tg5 - ore 13:00 4.138.000 22,12% ore 20:00 5.877.000 20,56%.
Studio Aperto - ore 12:25 2.790.000 18,33% ore 18:30 1.735.000 9,77%.
Tg4 - ore 11:30 675.000 7,92% ore 19:00 1.238.000 5,65%.
Tg La7 - ore 13:30 1.126.000 5,26% ore 20:00 2.549.000 8,84%.
Fonte: www.tvblog.it
