di Osservatorio Tg
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I Tg di lunedì 20 febbraio - Il menù di giornata è veramente ricco: l’ok di Bruxelles alla Grecia atteso per la serata, la vicenda dei Marò arrestati in India, le tre vittime militari in Afghanistan, l’ulteriore round degli incontri Governo-parti sociali, il “sobrio” intervento di Monti a Milano di fronte al mondo di borsa e finanza, le polemiche in casa Pd sull’articolo 18 e il tentativo del Pdl di “sparire” dalle prossime amministrative per non rischiare di vedere ridotto a “tracce” il consenso elettorale del dopo Berlusconi; infine, la morte di Dulbecco. Noi scegliamo di analizzare un’altra notizia, presente su tutti i Tg con l’esclusione di Emilio Fede: la vicenda della signora in coma lasciata su un lettino in corridoio per 4 giorni al Policlinico Umberto I° di Roma. Titoli per tutte le testate, ma è Tg la 7 che sceglie di aprire su questo ulteriore caso che non sapremmo se definire di mala sanità o di “sanità” al tempo della crisi, quando i tagli più o meno lineari (45.000 posti letto in meno negli ospedali pubblici), sommati agli sprechi generano il paradosso di una sanità non in grado di curare. Dicevano di Enrico Mentana che in un editoriale a braccio, che assomiglia anche ad uno sfogo, prende spunto da questo caso per dire che, così, il Paese proprio non va. Per Ignazio Marino – autore insieme ad un collega senatore del blitz odierno al Policlinico – la spiegazione è sostanzialmente l’assenza di soldi e di risorse.
A quanto scoperto al Policlinico vogliamo abbinare due altre notizie, apparentemente slegate: l’ennesimo suicidio in carcere a San Vittore di un giovane di 22 anni, e la denuncia delle associazioni dei precari dell’esistenza di rapporti di collaborazione in Rai in cui l’azienda considererebbe la gravidanza - al pari di una malattia - motivo di risoluzione della collaborazione, per altro, precaria. Quest’ultima notizia e le smentite di Viale Mazzini , non hanno trovato spazio nei Tg. Il decimo suicidio in carcere dall’inizio dell’anno è titolo per Tg 3 e Studio Aperto. Da cosa sono collegati questi tre fatti? Dalla “legge dei conti”, ovvero dalla sudditanza di qualsiasi altra superiore istanza alla logica dei numeri. Diminuzione dei letti e dei servizi ospedalieri, perché costano; carceri invivibili, perché non si è ritenuto giusto investire in edilizia carceraria e nel recupero dei reclusi (oltre che per le insipienze del Parlamento); chiusura del rapporto in caso di gravidanza, perché l’unica cosa che conta è la “produttività”: termine che , pronunciato in Rai, sembra una boutade o una provocazione.
Negli anni ’50 il Paese era povero; le banconote erano grandi come lenzuola, forse a sottolineare la loro rarità; si faceva una vita “assai sobria”; sia aveva anche fame; ma le priorità esistevano: salute, lavoro , casa scuola. Oggi, tutto è spalmato di un’unica tinta: il “colore dei soldi”. E forse anche i Tg contribuiscono a farci accettare come normale o ineluttabile questa condizione.
Alberto Baldazzi
Dati auditel dei TG di domenica 19 febbraio
Tg1 - ore 13:30 6.845.000 31,41% ore 20:00 6.661.000 24,34%.
Tg2 - ore 13:00 4.315.000 20,69% ore 20:30 2.225.000 7,59%.
Tg3 - ore 14:30 2.065.000 9,65% ore 19:00 2.456.000 11,12%
Tg5 - ore 13:00 3.586.000 16,97% ore 20:00 5.536.000 20,19%.
Studio Aperto - ore 12:25 2.361.000 13,35% ore 18:30 1.612.000 7,99%
Tg4 - ore 11:30 1.092.000 9,05% ore 19:00 1.069.000 4,88%.
Tg La7 - ore 13:30 993.000 4,56% ore 20:00 1.606.000 5,84%.
Fonte:www.tvblog.it