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Nei Tg di serata piu' crociere e meno Tav
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di Osservatorio TG

Nei Tg di serata piu' crociere e meno Tav

ASCOLTA L'OSSERVATORIO TG DEL 27 FEBBRAIO 2012
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ASCOLTA IL COMMENTO DEI TG DEL 27 FEBBRAIO 2012
LEGGI L'OSSERVATORIO DEI TG DEL 27 FEBBRAIO 2012 

I Tg di lunedì 27 febbraio - Il dramma maturato sul traliccio in Val di Susa è apertura per Tg 2, TG La 7, mentre le altre testate  scelgono la Costa Allegra in difficoltà e senza motori a largo delle Seychelles.  Tg 1 apre con uno strano servizio che parla , sì, della Costa, ma Concordia: un’occasione per rituffarsi in quello che un mese e mezzo fa è stato il core business per l’informazione televisiva.  Tornando all’incidente accaduto a Luca Abbà, Tg la 7 è la testata che approfondisce più e meglio, offrendo anche immagini in esclusiva, prodotte  da YouReporter per Servizio Pubblico e criticando il sondaggio alquanto squallido fatto da Libero. Per gli altri servizi di routine, con Tg 5 che sottolinea la questione degli “infiltrati” nelle proteste che oramai agitano da anni la valle della Tav.  Poco problematicità, poche domande e, soprattutto scarsi  i tentativi di dar risposta. Uscendo dal nostro seminato, segnaliamo una “Radio Londra”  che, in coda al Tg 1, qualche domanda l’ha almeno posta, senza le consuete risposte roboanti e provocatorie cui ci ha abituati Giuliano Ferrara.

Nella settimana che si concluderà con l’Assemblea nazionale di Articolo 21, nel commento cercheremo di intercettare posizioni e questioni direttamente rilevanti per un ragionamento sulla crisi dell’informazione; questa sera abbiamo sentito Sandra Bonsanti, Presidente di Libertà e Giustizia il cui Manifesto per la riforma della politica sta ottenendo adesioni e firme sempre maggiori e autorevoli.

In conclusione, in barba alla “televisione pedagogica”  che nessun ha più intenzione di proporre e, tanto più, di fare, chiudiamo sull’antipedagogia fatta Tg, ovvero su Studio Aperto. Lasciamo sullo sfondo il consueto refrain a base di tatuaggi, farfalline e dive da passerella, per gettarci nel “più amato dagli  italiani”, il calcio. I siti e i i quotidiani hanno variamente riprese il gol-non gol nella porta di Buffon, e qualcuno si è anche permesso di criticare la scarsa sportività del portiere della Juve e della Nazionale. Ma non Studio Aperto, che giustifica il Portierone spingendosi più avanti:  se avesse ammesso con l’arbitro che si trattava di una rete, avrebbe “tradito” compagni e tifosi.  E i tanti  - in realtà, assai pochi – “puristi”, che cosa avrebbero detto se Buffon avesse difeso non la Juve, bensì lo stellone della Nazionale?. No comment.

Luca Fargione

 


Il Commento di Sandra Bonsanti, giornalista e Presidente di Libertà e Giustizia
(Intervista di Alberto Baldazzi)

Sandra Bonsanti, il binomio libertà-giustizia ingloba  tutto  e - vedi  la recente sentenza al processo  Mills – anche la dimensione dell’informazione.

“Noi siamo in questo momento mobilitati in una  campagna di libertà e di informazione, con il manifesto che ha scritto Gustavo Zagrebelsky, intitolato Dipende da noi; il suo è un ultimo, drammatico ed appassionato appello alla classe politica perché si proceda ad un rinnovamento generale, dall’ossatura dei partiti alla legge elettorale”.

In qualche misura si prende atto che il governo tecnico è stato ed è necessario, ma che bisogna dargli una scadenza. E che al termine del suo mandato la politica si dovrà presentare totalmente rinnovata, altrimenti sarebbe un passo indietro…

“Come per altro dice Zagrebelsky:  l’attuale governo è “tecnico” per le decisioni che prende, ma altamente politico per le conseguenze
che ha sulla vita dei cittadini, soprattutto dei più poveri. Non possiamo quindi pensare di affidarci solo ai tecnici: la democrazia lasciata ai tecnici non è una democrazia compiuta. Noi vogliamo la Politica, e siamo per la Buona politica – lo ribadisco. L’informazione ha quindi certamente un appuntamento importantissimo, perché il rinnovamento dipenderà anche da quanto sapremo esercitare pressioni, da come faremo arrivare alle segreterie dei partiti le voci della società civile e dei cittadini che questo chiedono”. 

Una delle scadenze più immediate sul tema informazione è la governance della Rai, su cui Articolo21 incentra una parte della sua assemblea a fine settimana. Un tema spinoso, ma assolutamente ineludibile.

“Io sono molto contenta che ci sia questo appuntamento con Articolo 21, e credo che sia molto importante. Devo dire che sono molto fiera di ricevere quest’anno dall’Ordine dei Giornalisti quella che chiamano la “medaglia d’argento” per i miei quaranta anni di iscrizione all’albo. E quindi con questi quarant’anni di lavoro alle spalle penso di poter invitare tutti i giornalisti a rivendicare la propria, la nostra autonomia. Siamo troppo spesso insidiati dalla politica, dai governi che non ce la vogliono concedere . Ma noi possiamo essere più forti. Noi siamo più forti di quello che pensiamo. Avanti tutta, allora: rivendichiamo l’autonomia della Rai dai partiti e dai governi e lasciamo  l’informazione alla responsabilità  dei giornalisti”.


Dati Auditel di domenica 26 febbraio 2012

Tg1 - ore 13:30 5.182.000 25,93% ore 20:00 5.865.000 21,80%.
Tg2 - ore 13:00 3.188.000 16,60% ore 20:30 2.408.000 8,19%.
Tg3 - ore 14:30 2.001.000 10,56% ore 19:00 2.585.000 11,78%.
Tg5 - ore 13:00 3.298.000 16,96% ore 20:00 5.605.000 20,67%.
Studio Aperto - ore 12:25 2.080.000 12,99% ore 18:30 1.433.000 7,40%.
Tg4 - ore 11:30 926.000 8,76% ore 19:00 1.292.000 5,80%.
Tg La7 - ore 13:30 908.000 4,55% ore 20:00 1.614.000 5,97%.

Fonte: www.tvblog.it


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